Sbarco a Melissa, il sindaco: «Orgoglioso della mia comunità»

Il primo cittadino, Gino Murgi, ha partecipato ai soccorsi: «Inimmaginabile girarsi dall'altra parte quando una mamma ti afferra le braccia per chiederti di salvare il suo bambino»

10 gennaio 2019
15:07

«È stata un'esperienza bruttissima vedere tutta quella sofferenza, la disperazione, bambini di uno o due anni nell'acqua, le mamme e i papà che urlavano chiedendo aiuto. Ma allo stesso tempo è stata una pagina di grande umanità quella scritta dai miei concittadini, e da tutti i rappresentanti istituzionali». A parlare è il sindaco di Melissa, Gino Murgi, che all'alba di oggi ha preso parte personalmente, insieme a tanti cittadini della frazione Torre, al salvataggio dei migranti approdati sulla costa con una barca a vela arenatasi e rovesciatasi.


«Sono orgoglioso della mia comunità - dice all'Agi Murgi - che ha dimostrato una grande capacità di esternare il bene e di far trionfare la solidarietà. Di fronte a situazioni come questa emerge l’umanità che si ha dentro. È inimmaginabile girarsi dall'altra parte quando una mamma ti afferra le braccia per chiederti di salvare il suo bambino. Ho visto mei concittadini togliersi il giubbotto per darlo alle persone bagnate e infreddolite. Ma tutti, qui, si sono prodigati al massimo. L'associazione locale - spiega - ha portato tutti gli indumenti asciutti , gli operatori della Croce rossa hanno distribuito le coperte, quelli del 118 hanno vistato i bambini e li hanno mandati con le loro mamme all'ospedale. Sono orgoglioso - conclude Murgi - di come ha funzionato la macchina dei soccorsi e dell'accoglienza, con grande diligenza e professionalità».


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