I cinque esamplari erano a bordo di un battello siciliano, di rientro da una battuta di pesca a largo di Cetraro. Il blitz della Guardia costiera al porto di Taurena di Palmi dove l’imbarcazione era attesa da furgoni frigoriferi su cui trasbordare il “bottino”
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La Guardia costiera di Gioia Tauro, a conclusione di una operazione nel mar Tirreno meridionale per contrastare la pesca illegale di tonno rosso Thunnus thynnus, noto anche come Tonno Bluefin del Mediterraneo, considerato tra i pesci più pregiati e ambiti al mondo, ha sequestrato un peschereccio siciliano, di rientro da una battuta di pesca a largo di Cetraro, nel Tirreno cosentino. Il battello è stato bloccato dai militari all'interno del porto di Taureana di Palmi, nel Reggino, mentre era in corso lo sbarco di cinque esemplari di tonno rosso destinati ad essere rivenduti sul mercato nero.
I militari, infatti, notavano che sulla banchina del porto di Palmi, erano già presenti dei furgoni frigoriferi su cui doveva essere trasbordato il pesce catturato. La Guardia costiera, durante l'operazione, aveva notato il comportamento anomalo dell'imbarcazione al largo di Cetraro, che durante il rientro dalla battuta di pesca avrebbe spento sistematicamente il sistema di identificazione automatica a bordo per eludere il tracciamento. Grazie al Sistema controllo satellitare pesca, in uso alla Guardia costiera, che aggiorna ogni due ore posizione, rotta e velocità dei pescherecci aventi lunghezza superiore ai 12 metri, i militari hanno potuto costantemente seguire i movimenti del peschereccio, fino all'arrivo in porto a Taureana di Palmi.
Appostati con più pattuglie in diversi punti della costa tirrenica, i militari hanno così notato che il peschereccio si stava avvicinando al porto palmese a bassa velocità e con le luci spente, particolare questo, che fugava ogni dubbio e spingeva i militari ad intervenire, sequestrando provvisoriamente il battello, e il pescato, per circa dieci quintali.