Sequestrati due impianti di produzione calcestruzzo tra Lattarico e Luzzi
Le imprese dovranno rispondere dei reati di occupazione abusiva di area demaniale e distruzione e deturpamento di bellezze naturali

Due impianti per la produzione di calcestruzzo e di conglomerati cementizi e bituminosi, realizzati su una area demaniale, sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri forestale di Montalto. Il sequestro è avvenuto in località "Zagarellaro - Ischitella" tra i comuni di Lattarico e Luzzi a seguito di un controllo effettuato dai militari e dal personale dell’Agenzia del Demanio, mirato al contrasto dell’occupazione abusiva di beni demaniali posti lungo il ramo idrico del fiume Crati.
È stato accertato che i due impianti erano gestiti da due rispettive imprese locali risultate prive di relativa concessione. Pertanto i relativi legali rappresentanti sono stati deferiti in stato di libertà per occupazione abusiva di area demaniale, violazione urbanistica e paesaggistica e distruzione e deturpamento di bellezze naturali in area vincolata. Inoltre a carico di uno dei titolari è stato anche contestato il reato di emissioni in atmosfera non autorizzate e di gestione illecita di rifiuti per aver depositato due cumuli di materiali inerti alla rinfusa, senza alcuna copertura e completamente esposti agli agenti atmosferici su di un’area sprovvista di alcuna pavimentazione o sistema di regimentazione delle acque meteoriche e di dilavamento. Infatti tale area non è risultata dotata di un sistema per la raccolta delle acque industriali di lavorazione e di relative vasche a tenuta. Il sequestro, ha riguardato oltre all’intera area complessiva di quasi 39 mila metri quadri sul quale erano stati realizzati i due impianti, anche 24 manufatti risultati essere stati realizzati privi di titoli abilitativi edilizio - urbanistico e due cumuli di materiale illecitamente stoccato.
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