Terrore e sangue tra Limbadi e Nicotera, si cercano eventuali complici

Sentito dal pm di Vibo il killer costituitosi nella serata di ieri. Nel provvedimento di fermo: «Olivieri ha messo in atto raid punitivo». Intanto continuano serrate le indagini
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di Redazione
15 maggio 2018
15:08

«L'indagato ha effettuato un vero e proprio raid punitivo, recandosi nelle abitazioni delle vittime, già designate nel suo programma criminoso, e colpendole da distanza ravvicinata in parti del corpo che hanno attinto organi vitali». É uno dei passaggi del provvedimento di fermo emesso dal pm della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Concettina Iannazzo, a carico di Francesco Olivieri, il 32enne accusato degli omicidi di Giuseppina Mollese, di 80 anni, e di Michele Valerioti, di 67, avvenuti a Nicotera Marina venerdì scorso. «Ennesimo discorso vale anche con riguardo al tentato omicidio del Timparo, che è riuscito a sfuggire all'agguato a suo danno solo grazie alla
prontezza di riflessi
» - si legge ancora. Francesco Olivieri infatti, prima di recarsi a Nicotera, aveva esploso alcuni colpi d'arma da fuoco all'interno del bar Nino's di Limbadi ferendo tre persone. 

 


Proseguono intanto serrate le indagini. Oscuro ancora il movente della mattanza così come restano da chiarire anche i collegamenti tra le azioni delittuose messe in atto dall'uomo. Da accertare ancora anche eventuali complici del 32enne che potrebbero aver aiutato il killer.  Olivieri si trova attualmente nel carcere di Vibo Valentia, dove si è costituito la scorsa notte e dove é in corso l'udienza di convalida davanti al gip, Graziamaria Monaco.

 

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