Amarezza e sconforto

Ospedale di Gioia Tauro, distrutta la Madonnina del Pronto soccorso: sconcerto tra i fedeli e gli operatori

Ignoto l'autore del gesto e le ragioni che l'abbiano spinto a compiere quest'azione. L’associazione “I volontari di Gioia Tauro” si è proposta di donare una nuova sacra effige al nosocomio

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di Giuseppe Mancini
16 gennaio 2024
22:29

Sgomento e sconforto tra la comunità gioiese per il grave atto che sarebbe stato commesso nel pomeriggio nella sala d'attesa del pronto soccorso dell'ospedale "Giovanni XXIII", dove è stata ridotta in mille pezzi la statua della Madonna di Lourdes. La sacra effige, di cui rimane solo la base, fu donata al pronto soccorso nel lontano 1981 come segno di devozione da Rosario Mazzaferro e Girolama Bruzzese. Negli anni in molti vi hanno rivolto preghiere di affidamento per la salute personale o quella dei propri cari. Vederla distrutta ha suscitato indignazione e amarezza tra i fedeli.

Non si conosce l'autore del gesto o quali siano state le ragioni che l'abbiano spinto a compiere quest'azione contro la Statua della Vergine Maria. Un momento di disperazione, uno sfogo, un atto vandalico? La gente non riesce a trovare le parole per dare una risposta valida. C’è solo tanta tristezza.


Ciò che è certo, è che la comunità intende attivarsi prontamente per raccogliere la somma necessaria per riacquistarla, farla benedire e ricollocarla al proprio posto, nella speranza di venerarla per lunghi anni ancora. L’associazione “I volontari di Gioia Tauro” si è, altresì, proposta di donare una nuova statua al pronto soccorso.

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