Strage di Cutro, i trafficanti turchi hanno costretto chi si è salvato a pagare il viaggio del naufragio
La circostanza è emersa dalle dichiarazioni di un superstite nel corso dell’incidente probatorio: «Si sono fatti mandare le nostre foto in Calabria per vedere chi era vivo»

L'organizzazione turca che sovrintende ai viaggi verso l'Italia di tanti disperati provenienti dai paesi asiatici si è fatta pagare il viaggio anche dai superstiti del naufragio di Steccato di Cutro.
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È quanto si evince dalla deposizione in incidente probatorio di un naufrago che ha riferito che i sopravvissuti, si sono fotografati o sono stati fotografati dai familiari - su questo la testimonianza non sarebbe stata chiara - nel Cara di Isola Capo Rizzuto e «così i trafficanti hanno saputo chi era vivo». L'uomo ha detto di avere pagato per il viaggio 8.300 vincolati: in caso di arrivo li avrebbero ricevuti tramite money transfer.