In aula

Naufragio di Cutro, lo Stato non risarcirà i parenti delle vittime: Consap estromessa dal processo

VIDEO | In abbreviato udienza rimandata al 7 febbraio. Nel rito ordinario accolta la richiesta della concessionaria controllata dal ministero dell’Economia che gestisce il fondo di garanzia per le vittime della strada e del mare: dovranno essere i presunti scafisti se condannati a far fronte ai risarcimenti, anche nei confronti di Governo e Regione che sono stati ammessi come parti civili

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di Procolo Guida
29 novembre 2023
11:33

Al Tribunale di Crotone oggi giornata intensa per i procedimenti in corso sui fatti tragici di Steccato di Cutro che portarono alla morte di almeno 94 migranti. È infatti il giorno dell'udienza preliminare, presieduta dal giudice Elisa Marchetto, per il processo al presunto scafista 28enne turco Ufuk Gun che ha chiesto l’abbreviato. La seduta è iniziata in ritardo, per il fatto che si è prolungata l’udienza precedente sul processo ad ex amministratori di Provincia e Comune di Crotone.

Al via oggi anche l’udienza del processo ordinario agli altri 3 presunti scafisti (Arslan Khalid, 25enne pachistano, Fuat Sami, turco di 50 anni, e Hafab Hussnain, pachistano 21enne), con il giudice Eduardo D’Ambrosio, per decidere innanzitutto sulla richiesta di Consap di uscire dal processo dentro cui le parti civili l’avevano chiamata in causa. 


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Il giudice D’Ambrosio aveva infatti rinviato la precedente udienza proprio per esprimersi sulla richiesta dell’avvocato Francesco Colotti delegato dall’avvocato Giulia Bongiorno, ex ministro e ora senatrice della Lega Nord, su incarico appunto di Consap e Sara Assicurazioni: si asserisce in particolare che il Fondo di garanzia delle vittime non dovesse in alcun modo essere chiamato in causa. Alta era stata l’indignazione delle parti civili che invece sono certe che lo strumento che lo Stato istituii con con legge n. 990 del 1969 (poi integrata nel 1971 con l'entrata in vigore del Codice delle Assicurazioni Private) sia più che pertinente per la strage di Cutro al fine di un risarcimento nei confronti di chi, su un natante lasciato solo ed abbandonato nella navigazione, poi si andò a schiantare sulle spiagge crotonesi.

Si rammenterà che il ministro Piantedosi in visita proprio a Crotone nei giorni scorsi ebbe comunque a smentire una eventuale volontà dello Stato di lavarsi le mani di fronte a responsabilità risarcitorie e comunque solidali nei confronti dei superstiti e, soprattutto, dei famigliari delle vittime. La novità sarebbe comunque che la senatrice Bongiorno, come anticipato, si sia ritirata da questa difesa e che, molto probabilmente, si presenti l’avvocato Franco Coppi che comunque sarebbe intenzionato a mantenere la richiesta dell’esclusione di Consap dal processo.

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Curiosa è la circostanza che si rammenterà che Coppi (definito dalla Bongiorno "Maestro") e l’allora giovanissima Giulia Bongiorno salirono alle cronache non solo giudiziarie per la difesa assunta nel processo Andreotti. Oggi, c’è da sottolineare, che sono previsti i “tentativi” di costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio e della Regione Calabria (per questa ultima c’è delegato l’avvocato Massimiliano Mauro) per cui qualche avvocato difensore avanza dubbi che possano essere accoglibili i termini che sarebbero scaduti dopo la riforma Cartabia. Seguiremo gli sviluppi di entrambi i processi.

Tutti gli aggiornamenti sul processo

Ore 14.30 - Fuori Consap dal processo, ammesse le parti civili 

L’avvocato Verri (che rappresenta le parti civili dei familiari delle vittime e superstiti) ha contestato duramente le motivazioni addotte nelle memorie presentate a nome di Consap e Sara Assicurazioni dallo studio Bongiorno che lamentavano anche il ritardato coinvolgimento dei loro assistiti, partendo anche dal presupposto che la successiva e più specifica contestazione aggiunta dallo studio Coppi, che come detto, ha sostituito l’ex ministro ed attuale senatrice della Lega, ne contesta ora la mancata partecipazione all’incidente probatorio. Così anche il pm Festa si è dovuto esprimere sul punto specificando, a modo suo, che i testimoni così come le prove sono state assunte in sede di indagine.  

Il giudice D’Ambrosio ritiratosi per più di due ore per decidere sui due punti dirimenti, è rientrato in aula ammettendo le parti civili rappresentate sia da Regione Calabria che da Presidenza del Consiglio e ministero degli Interni perché la fase preliminare del processo era ed è ancora aperta. Governo e Regione hanno chiesto rispettivamente un milione di euro e 500 mila euro di risarcimento. Il giudice ha poi accolto la richiesta di estromissione dal processo che era stata avanzata dagli avvocati di Consap, società partecipata dal ministero dell'Economia, presso cui è costituito il fondo di garanzia per le vittime della strada e del mare. Il collegio penale, presieduto dal giudice Edoardo D'Ambrosio, ha infatti ritenuto sussistente la lesione del diritto di difesa che gli avvocati dello studio Coppi, subentrato allo studio dell'avvocato Giulia Bongiorno, avevano sostenuto ad inizio udienza per la mancata presenza della parte all'incidente probatorio tenuto nei mesi scorsi. A far fronte ai risarcimenti, pertanto, saranno soltanto, in caso di condanna, i presunti scafisti alla sbarra. Che dovranno risarcire eventualmente anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero dell'Interno così come la Regione Calabria. 

Subito dopo lo stesso presidente ha dichiarato aperta la fase dibattimentale concedendo al pubblico ministero di aprire tutta una serie di fasi tecniche, comunicando anche le trasmissioni del medico legale sulle varie motivazioni di morte dopo l’analisi di tutti i cadaveri e le conclusioni dello SCO (Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato della Direzione anticrimine) sulle traduzioni dei messaggi presenti sul telefonino sequestrato al presunto scafisca ed imputato Hafab Hussnain.

Sempre nell’ambito del dibattimento è stato acquisito come bastevole il fascicolo del tenente della Guardia di finanza Gaetano Barbera senza che fosse necessario ascoltarlo mentre è poi stato sentito l’ispettore di Polizia Vincenzo Sciumbata che ha ricostruito tutti i momenti di indagini, a partire dal riconoscimento, quasi immediato, dei primi responsabili individuabili come scafisti.

Ore 12.10 - Iniziata l'udienza del processo ordinario

Immediatamente dopo, come previsto, è iniziata l’udienza del processo ordinario a carico degli altri tre scafisti (Arslan Khalid, Fuat Sami e Hafab Hussnain) all’interno del quale è stato confermata l’indiscrezione che avevamo raccolto e cioè che lo studio del professor Franco Coppi ha sostituito lo studio della senatrice Giulia Bongiorno nel rappresentare Consap e Sara Assicurazioni. Subito prima del tentativo di costituzione di parte civile di Presidenza del Consiglio, ministero degli Interni e Regione Calabria (per cui come previsto si è opposto il difensore di Arslan Khalid, l’avvocato Salvatore Perri), il giudice si è riservato di decidere dopo le specificazioni degli avvocati dei rappresentanti dello Stato.

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Ora è in corso la discussione delle nuove memorie presentate dai legali di Consap e Sara, innanzitutto da parte dell’avvocato Francesco Verri che rappresenta le parti civili dei familiari delle vittime e superstiti che ovviamente si oppone all’uscita dal processo dei responsabili dello Stato del Fondo di garanzia. 

Ore 12 - Processo in abbreviato: udienza rinviata

La giudice Elisa Marchetto ha rinviato l’udienza dell’abbreviato a carico di Ufuk Gun prendendo atto delle costituzioni di parte civile della Regione Calabria (da parte dell’avvocato Massimiliano Manna) e della Presidenza del Consiglio assieme al ministero degli Interni (da parte degli avvocati Mastrulli e Matarese per conto dell’Avvocatura dello Stato). La giudice ha rigettato la richiesta dell’avvocato di Gun, Salvatore Falcone, di ammettere in dibattimento la testimonianza di pescatori che, a suo dire, avrebbero potuto raccontare i fatti accaduti nell’immediatezza del naufragio e dei primi soccorsi su parere contrario del procuratore Capoccia che interveniva come pubblico ministero. L’udienza è stata rinviata al 7 febbraio.

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