Tragedia del Raganello, in quattro rinviati a giudizio tra cui due sindaci

Chiesto il processo per i primi cittadini di Civita e San Lorenzo Bellizzi e per i responsabili di due società turistiche: viene loro contestata la mancata attivazione delle misure di prevenzione previste dalle norme di protezione civile

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di Redazione
12 aprile 2021
17:25
Il ponte del Diavolo sul Raganello, a Civita
Il ponte del Diavolo sul Raganello, a Civita

Per la tragedia del 20 agosto 2018 a Civita (Cosenza), nelle gole del torrente Raganello, dove, a causa di un temporale e della conseguente piena, morirono dieci persone, nove escursionisti e una guida turistica, è stato chiesto il rinvio a giudizio dei responsabili di due società turistiche e dei sindaci di San Lorenzo Bellizzi e di Civita.

Per il sindaco di Cerchiara di Calabria Antonio Carlomagno, difeso da Domenico e Amalia Monci, dello studio legale LegalMonci, è stato disposto il non luogo a procedere. Il giudice dell’udienza preliminare Biagio Politano ha accolto la richiesta della Procura di Castrovillari per gli altri imputati, ai quali si contesta la mancata attivazione delle misure di prevenzione previste dalle norme di protezione civile, pur avendo ricevuto il messaggio di allerta meteo gialla.


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