Una gravidanza già classificata come a rischio, diversi accessi al pronto soccorso di Cosenza, esami e monitoraggi che avrebbero rilevato presunte anomalie circa un mese fa. E poi, il dramma: la bambina che la madre portava in grembo non ha più dato segni di vita e, al momento di entrare in sala parto, i sanitari hanno accertato il decesso.

L’episodio è avvenuto all’ospedale di Cosenza, dove la donna, già madre di un bambino di 7 anni, era seguita da alcuni medici del reparto di Ginecologia e Ostetricia. In più occasioni le condizioni cliniche avrebbero spinto a valutare il ricorso a un parto cesareo, programmato per il 29 agosto, anche per via della posizione trasversale che avrebbe assunto la bimba. Tuttavia, la situazione è precipitata improvvisamente. Il termine naturale del parto, secondo quanto si apprende, era previsto tra qualche giorno. Oggi, dunque, il tragico epilogo.

Sconvolta dalla perdita, la famiglia si è rivolta alla Questura di Cosenza, formalizzando una denuncia per accertare eventuali responsabilità penali. L’atto, raccolto dagli agenti di polizia giudiziaria, è stato trasmesso in Procura, coordinata dal procuratore Vincenzo Capomolla. Saranno ora i pm a stabilire se nella gestione clinica della gravidanza e del parto vi siano state condotte negligenti o omissioni.

Come prevede la procedura, il magistrato di turno, Mariangela Farro ha disposto accertamenti tecnici irripetibili, a partire dall’autopsia sul corpo della piccola, per chiarire le cause della morte. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore.