Il convoglio carico di pellegrini diretti a Lourdes deragliò nei pressi della stazione a causa di una bomba. Ci furono 6 vittime e 70 feriti. Il sindaco: «Vogliamo sia ricordato a livello nazionale». Anpi e Filt Cgil: «Per non dimenticare»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Questa mattina a Gioia Tauro si sono commemorate le vittime della strage dell’attentato terroristico di matrice neofascista avvenuto il 22 luglio 1970 nei pressi della stazione. L'evento principale fu il deragliamento, a causa di una bomba, del treno "Del Sole" Siracusa -Torino, che causò la morte di sei persone (Rita Cacicia, Rosa Fassari, Andrea Gangemi, Nicoletta Mazzocchio, Letizia Concetta Palumbo e Adriana Maria Vassallo) e il ferimento di altre settanta, tutti pellegrini diretti in preghiera a Lourdes. Solo successivamente si scoprì che non si trattava di un incidente, ma di un atto premeditato, inserito nel contesto dei moti di Reggio Calabria, legati alla designazione di Catanzaro come capoluogo della regione. L'attentato è considerato parte della strategia della tensione, un periodo storico caratterizzato da stragi e depistaggi, tensioni tra gruppi neofascisti e forze antagoniste. Alcuni esponenti di Avanguardia Nazionale sono stati individuati come responsabili della strage, ma le indagini hanno subito ritardi che hanno reso difficile accertare la precisa verità.
Due cerimonie commemorative
L'amministrazione comunale di Gioia Tauro, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, della Croce Rossa, e diverse associazioni locali, riunitesi alle ore 9:00 all’interno della stazione ferroviaria, ha deposto una corona di alloro sotto la lapide che ricorda il tragico evento.
«Una pagina triste della storia di Gioia Tauro, ma anche dell'Italia – ha affermato il sindaco Simona Scarcella –. Reclamiamo con forza che la strage di Gioia Tauro venga ricordata a livello nazionale, come tutte le altre grandi stragi che hanno colpito l'Italia. Oggi non viene fatto ed è una beffa ulteriore per le vittime. Come amministrazione comunale vogliamo ricordare ogni singolo loro nome, affinché il sangue che hanno versato non sia inutile. Pertanto, verranno incisi in una Via, in una Piazza, in un oratorio della nostra città».
La successiva commemorazione nella piazzola interna della fermata ferroviaria è stata eseguita ad opera di una delegazione dell’Anpi Area Metropolitana Reggio Calabria, insieme alla Cgil e alla Filt Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria.
«Per non dimenticare e affinché non si verifichi più – ha dichiarato il vicepresidente provinciale Anpi Giuseppe Falletti –. È un episodio buio della storia italiana, legato a intrecci tra criminalità organizzata, terrorismo fascista e apparati deviati dello Stato. Ogni anno organizziamo una celebrazione per ricordare le vittime. Riteniamo significhi ricordare il periodo storico dello stragismo, così come avviene per altre tragedie simili in Italia».
Significativa è stata la testimonianza dei primi soccorritori che si apprestarono, con coraggio e altruismo, ad aiutare i viaggiatori rimasti intrappolati tra le lamiere del treno deragliato.