Truffa ai danni dell’Ue nel Catanzarese, il Riesame annulla anche le misure personali

In merito ai fondi per la ristrutturazione dell’ex hotel Mondial, le opere contabilizzate sono state realmente eseguite

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di Redazione
28 gennaio 2021
09:14

Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, dopo avere integralmente annullato i sequestri che il Gip di Lamezia aveva disposto su richiesta della locale Procura nei confronti di Vittorio, Claudia e Rossella Macchione (difesi dagli Avvocati Aldo Ferraro e Franco Giampà), tutti indagati di truffa aggravata e di autoriciclaggio, ha oggi deciso di annullare anche le misure personali che erano state contestualmente applicate, escludendo l’astratta ravvisabilità dei reati provvisoriamente addebitati agli indagati ed i gravi indizi di colpevolezza. Lo riferisce una nota dei legali.

 


Il Tribunale di Catanzaro – si fa rilevare - ha infatti sciolto la riserva assunta all’udienza del 22/09/2020, in cui era avvenuta la discussione degli appelli cautelari, ed ha integralmente accolto le deduzioni dei difensori laddove avevano evidenziato che nessuna mistificazione della realtà è stata compiuta dagli indagati rispetto all’ottenimento di un finanziamento erogato dalla Regione Calabria per la ristrutturazione dell’ex hotel Mondial, a maggior ragione considerando che la difesa ha dimostrato, attraverso la relazione tecnica redatta dal loro consulente Ing. Giovanni Albanese, che tutte le opere contabilizzate e fatturate dalla ditta esecutrice dei lavori sono state realmente eseguite e sono tutt’ora ben visibili e tangibili, con conseguente esclusione di una induzione in errore dell’ente erogatore sia rispetto alla fase genetica di concessione del finanziamento che alla rendicontazione delle opere realizzate.

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