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Un sistema ormai collaudato nel tempo che permetteva alla coperativa di percepire i contributi Inps, totalmente al di fuori delle regole. Secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, la cooperativa agricola era infatti totalmente inattiva, con contratti di servizi fasulli e una contabilità totalmente fasulla. Truffa messa in piedi per consentire ai falsi braccianti di percepire le provvidenze pubbliche. Che avrebbero percepito la disoccupazione agricola, assegni di nucleo familiare ed indennità di malattia ingiustamente, provocando un danno da 235 mila euro all'istituto previdenziale. Denunciati per truffa e falso il rappresentante legale della cooperativa e i 99 falsi braccianti.