Guerra

Ucraina, Zelensky: «Questo non è un film, fermare i bombardamenti e poi sedersi a trattare»

I negoziati non hanno fermato l'avanzata russa verso la capitale né i bombardamenti. Pesante attacco alla città di Kharkiv. Il premier Zelensky in videocollegamento con l'Eurocamera: «Stiamo vivendo una tragedia immane»

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di Redazione
1 marzo 2022
07:50
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

All'indomani della prima giornata di negoziati tra Mosca e Kiev, la minaccia russa non si arresta. Un convoglio di mezzi militari lungo oltre 60 chilometri punta verso la capitale ucraina. Le immagini provengono dai satelliti della Maxar Technologies e oltre a documentare l'avanzata russa con decine e decine di mezzi in fila uno dietro l'altro, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso, riporta la Cnn.

Intanto il governo ucraino denuncia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che Mosca commette crimini di guerra nel Paese. Kiev è sotto un attacco «non-stop», ha detto alla Cnn il sindaco Vitali Klitschko. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni - ha proseguito l'ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker».


21.42 - Il ministro Guerini: «Dobbiamo fare in modo che il conflitto non si estenda oltre l'Ucraina»

«Credo che dobbiamo fare in modo che il conflitto non si estenda oltre l'Ucraina. Siamo in presenza di una gravissima aggressione russa, in spregio al diritto internazionale c'è stato un attacco ad uno stato sovrano, un fatto molto grave compiuto da Putin. Siamo in presenza di una invasione che è una minaccia vera rispetto all'architettura di sicurezza che era stata costruita». Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini intervenendo a Porta a Porta su Rai 1.

21.37 - il ministro Di Maio: «Se l'Ue sarà compatta l'Italia non sarà in guerra»

«Se l'Ue sarà compatta l'Italia non sarà in guerra». Ad affermarlo è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio intervenendo a Di Martedì su La7.

20.30 -Via libera anche dalla Camera all’invio di armi e mezzi militari in Ucraina

Via libera dell'Aula della Camera alla risoluzione bipartisan sul conflitto in Ucraina con 520 voti favorevoli. La risoluzione è stata votata per parti, su alcune registrando l'unanimità ma su alcuni passaggi, come sul punto 3 relativo all'invio di mezzi militari, diversi voti contrari.

20.00 - Zelensky: «Prima vanno fermati i bombardamenti, poi si può negoziare»

«È necessario almeno smettere di bombardare la popolazione, solo fermare i bombardamenti e poi sedersi al tavolo negoziale». Così, nell'intervista rilasciata alla Cnn e alla Reuters dal bunker di Kiev dove è rifugiato, il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, appare porre delle condizioni per ulteriori negoziati con la Russia.

 «Non si tratta di trascinare i Paesi della Nato in guerra. La verità è che tutti sono già stati trascinati da tempo in guerra e certo non dall'Ucraina, ma dalla Russia, è in corso una guerra in larga scala». Continua Zelensky.

«È una situazione molto grave, non sono in un film, non sono io ad essere iconico, ma l'Ucraina - ha detto ancora il presidente ucraino che è un ex attore, riferendosi al fatto che i suoi video da presidente combattente sono diventati virali -. L'Ucraina è il cuore dell'Europa, e ora credo che l'Europa consideri l'Ucraina qualcosa di speciale, ed è per questo che il mondo non può perdere qualcosa di speciale».

«Ci sono passi cruciali che si possono fare ed è un momento molto importante. Se li fai, se la parte è pronta a farli, significa che sei pronto per la pace. Se non lo fai, allora significa solo che stiamo perdendo tempo», ha spiegato Zelensky.

«Questo significa - ha aggiunto - che noi abbiamo la nostra integrità territoriale, che i nostri confini sono protetti, che abbiamo relazioni speciali con i vicini e che siamo completamente sicuri».

18.30 - Zelensky: «Ho parlato con Biden. Dobbiamo fermare l'aggressore il prima possibile»

«Ho appena avuto una conversazione con il presidente Usa Joe Biden. Si è discusso della leadership americana sulle sanzioni anti-russe e sull'assistenza alla difesa all'Ucraina. Dobbiamo fermare l'aggressore il prima possibile. Grazie per il vostro sostegno». È quanto si legge in un tweet del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

18.00 - Le comunicazioni del premier Draghi alla Camera

«Non c'è alternativa al dialogo e alla diplomazia. Ma la diplomazia è fatta di dialogo ma anche di forza». Lo ha affermato il premier Mario Draghi, intervenendo in replica in Aula alla Camera dopo l'informativa urgente sul conflitto in Ucraina.

17.33 - Zelensky: russi bombardano memoriale Shoah, 5 vittime

«Al mondo: che senso ha dire «mai più» per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete... », scrive su Twitter il presidente ucraino

16.26 - Colpita la Tv di Kiev

Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev. I canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere pochi minuti fa. Lo rende noto su Twitter il media locale The Kyiv Independent.

15.45 - Telefonata tra i ministri degli esteri di Cina e Ucraina

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e la controparte ucraina Dmytro Kuleba hanno avuto un colloquio telefonico. Lo riferisce la Cctv.

14.20 - L'ambasciata italiana in trasferimento a Leopoli

In ragione del deterioramento della situazione di sicurezza a Kiev e della conseguente impossibilità di garantire una piena funzionalità, è in corso il trasferimento a Leopoli dell'Ambasciata d'Italia attualmente a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi, che erano presenti a Kiev. Lo fa sapere la Farnesina.

14.20 - L'Adidas sospende la collaborazione con la Federcalcio russa

Il famoso marchio di abbigliamento, prettamente sportivo, dice no alla guerra e sospende la collaborazione con la federcalcio russa. Lo rende noto il portavoce della società.

13.30 - I negoziati tra Kiev e Mosca proseguono domani

Il secondo round di colloqui russo-ucraini si terrà domani, 2 marzo. Lo riferisce la Tass -  l'agenzia di stampa ufficiale russa - che cita i media ucraini.

13.00 -  Zelensky all'Europarlamento: «Stiamo vivendo tragedia immane»

«Sapevamo che ci sarebbe stato un prezzo da pagare ma la tragedia che stiamo vivendo è immane», ha detto il presidente ucraino Zelensky in diretta al Parlamento europeo. «Siamo sotto i bombardamenti, sotto l'attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà". «Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si trattata di bambini, ieri ne ha uccisi 16 con i suoi missili», ha aggiunto. «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell'Ucraina verso l'Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell'Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo», ha detto ancora Zelensky, chiedendo agli europei di «provare che siete con l'Ucraina».

12.35 - Il Parlamento europeo appoggia la richiesta di adesione di Kiev all'Unione

L'Europarlamento riconosce «la prospettiva europea dell'Ucraina. Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore» la richiesta dell'Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme». Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, rivolgendosi al capo di Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il dibattito sull'invasione russa in Ucraina alla plenaria straordinaria dell'Eurocamera.

11.34 - Centinaia di migliaia i profughi che stanno lasciando l'Ucraina

Sono già 660mila i rifugiati che hanno lasciato l'Ucraina dopo l'operazione militare lanciata dalla Russia, almeno 350mila dei quali sono fuggiti in Polonia. Lo ha fatto sapere l'Unchr, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sottolineando che il loro numero cresce ora dopo ora. Secondo l'Unhcr, riporta Sky News, per entrare in Polonia ci sono chilometri di fila, con i rifugiati che devono aspettare fino a 60 ore per varcare la frontiera.

11.30 - Una bomba ha colpito una chiesa a Kharkiv

Una bomba stamani ha colpito la curia della Chiesa cattolica di Kharkiv. Nei sotterranei, erano rifugiate 40 persone che fortunatamente sono illese. Lo racconta al Sir don Gregorio Semenkov, cancelliere della diocesi cattolica latina di Kharkiv e parroco della cattedrale. «Si è sfiorata la tragedia - racconta -. Stamattina è un inferno, la bomba è caduta sulla curia. Ci sono stati bombardamenti in centro città. Gli attacchi hanno preso di mira gli uffici governativi, le bombe hanno colpito anche le persone che stavano aspettando per prendere il pane e proprio in quel momento una bomba è caduta sulla curia. Ci sono tanti morti, per adesso non si hanno notizia del numero delle vittime e dei feriti. È caduta la connessione Internet per cui non ci arrivano informazioni aggiornate».

10.50 - Il ministro russo Shoigu: «Attacco continua»

La Russia proseguirà l'offensiva dell'Ucraina fino al raggiungimento di «tutti gli obiettivi»: lo ha detto il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu. La Russia, ha affermato inoltre contro ogni evidenza, non lancia attacchi contro le città. L'unica cosa che vuole è annientare le infrastrutture della difesa. Quindi non c'è nessuna minaccia per i civili, ha anche aggiunto, tornando a ripetere la posizione di Mosca, secondo cui l'operazione è iniziata quando Putin ha deciso di rispondere agli appelli dei leader delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk.

10.30 Draghi in Senato: «L'Italia non si volterà dall'altra parte»

Sono in corso al Senato le comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. Alle 15.30 sarà invece alla Camera dei Deputati. Il premier: «L'aggressione premeditata e immotivata della Russia verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant'anni e obbliga a scelte impensabili fino a pochi mesi fa».

10.00 - Farnesina agli italiani: «Lasciate Kiev»

«Ai connazionali ancora presenti nella capitale ucraina e dintorni è raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare Kiev, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. Si raccomanda la massima cautela». Questo il messaggio rivolto ai connazionali sul sito 'Viaggiare sicuri' della Farnesina, nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina.

9.45 - Orban: «Le armi per l'Ucraina non passeranno dall'Ungheria»

Le armi dirette all'Ucraina non transiteranno per il territorio ungherese. Ad annunciarlo è stato il premier, Viktor Orban: «Abbiamo deciso che non acconsentiremo a tali consegne", ha affermato, in una dichiarazione diffusa dall'agenzia Mti. L'Ungheria confina con l'Ucraina per 140 chilometri e la decisione - ha spiegato il premier - è legata alla presenza di oltre 100mila cittadini originari dell'Ungheria nella regione occidentale ucraina di Zakarpattia. La loro sicurezza, ha aggiunto, verrebbe messa a rischio. «Rientra negli interessi dei cittadini ungheresi il fatto che l'Ungheria resti fuori da questa guerra», ha ancora dichiarato il premier.

8.30 Zelensky: «Escludere la Russia da esecutivo Onu»

«Uno stato che commette crimini di guerra contro i civili non può essere membro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu». A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha chiesto l'esclusione di Mosca dall'esecutivo Onu, dove siede come membro permanente con diritto di veto. «Questa è l'Ucraina. Questa è l'Europa. Questo è il 2022. Il male, armato di missili, bombe e artiglieria, deve essere fermato immediatamente. Distrutto economicamente. Per dimostrare che l'umanità può difendersi», ha aggiunto Zelensky, esortando la comunità internazionale a considerare il blocco completo dello spazio aereo per missili, aerei ed elicotteri russi. Il presidente ha anche definito un crimine di guerra il bombardamento della città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. «Ci sarà sicuramente un tribunale per questo crimine... È una violazione di tutte le convenzioni», ha dichiarato. La Russia - ha denunciato - ha effettuato 56 attacchi missilistici contro l'Ucraina dall'inizio dell'invasione cinque giorni fa e ha lanciato un totale di 113 missili da crociera. L'Ucraina non ha ancora ottenuto il risultato sperato nei negoziati con la delegazione russa, ha sottolineato ancora Zelensky. «La Russia ha illustrato le sue posizioni, noi abbiamo avanzato contro-argomentazioni per porre fine alla guerra», ha spiegato. Dopo il rientro della delegazione a Kiev e l'analisi delle posizioni rispettive verrà deciso come procedere nel secondo round di negoziati, ha aggiunto.

8.25 - Abbattuti aerei russi

Le forze ucraine hanno dichiarato di aver abbattuto diversi aerei da combattimento russi: cinque aerei da combattimento e un elicottero sono stati abbattuti ieri durante attacchi aerei alle città di Vasylkiv e Brovary nell'area circostante Kiev, secondo quanto riferito dal quotidiano Ukrayinska Pravda e dall'aviazione ucraina. Vicino Kiev sarebbero inoltre stati abbattuti un missile cruise e un elicottero.

8.15 - Nella base di Okhtyrka uccisi oltre 70 militari ucraini

Oltre 70 militari ucraini sarebbero stati uccisi nell’attacco di artiglieria russo contro la base militare di Okhtyrka, tra Kharkiv e Kiev. A scriverlo su Telegram è stato il responsabile regionale Dmytro Zhyvytskyy, postando immagini dell’edificio colpito e di soccorritori che scavano tra le macerie. Zhyvytskyy ha anche parlato di molti soldati russi ed alcuni residenti uccisi durante gli scontri avvenuti domenica. Lo riporta il Guardian.

8.00 - Kharkhiv sotto attacco per tutta la notte 

Gli attacchi su Kharkhiv sono proseguiti in nottata: i russi hanno fatto saltare le sottostazioni elettriche, ha denunciato il sindaco Ihor Techerov - citato dall’agenzia di stampa Ukrinform - causando problemi per i rifornimenti di acqua ed elettricità. L’agenzia di stampa Unian ha riferito della distruzione dei piani superiori di due grattacieli. Gli attacchi di ieri hanno causato la morte di almeno 11 persone e decine di feriti, oltre alla distruzione di almeno 87 edifici residenziali. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha pubblicato su Twitter un video che mostra un'esplosione di un razzo, una bomba o un missile in corrispondenza di un edificio identificato dal Kyiv Independent come la sede del governo regionale.

7.55 - Suonano le sirene in diverse città

Questa mattina le sirene di allarme sono risuonate in numerose città mentre il Paese si prepara ad un'altra giornata di bombardamenti. Come riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore a Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest). Allarme anche a Kiev. Secondo la parlamentare ucraina Kira Rudik, i negoziati di ieri con Mosca hanno portato ad «attacchi aerei più pesanti» conto Kiev.

7.50 - Aiuti all'Ucraina da altri Paesi

Il premier britannico Boris Johnson, da parte sua - prima del suo viaggio di questa mattina in Polonia ed Estonia - fa sapere che il Regno Unito «continuerà a esercitare la massima pressione» sulla Russia e promette che il presidente Vladimir Putin sentirà le conseguenze della sua invasione. Promesse anche dagli Usa, dove il segretario di Stato Antony Blinken ha assicurato che Washington imporrà ulteriori sanzioni alla Russia e invierà più armi a Kiev. Nel frattempo, l'Australia ha annunciato che invierà missili e munizioni all'Ucraina nell'ambito di un pacchetto da 50 milioni di dollari in aiuti militari, oltre ad aiuti umanitari per altri 25 milioni di dollari. Il Brasile, da parte sua, lavora a un "passaporto umanitario" per accogliere i rifugiati ucraini e Kiev si dice soddisfatta della decisione del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Icc) di avviare un'indagine sull'invasione. 

LA CRONACA DI IERI, 28 FEBBRAIO

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