L’incidente mortale al Parco urbano che ha coinvolto il piccolo Francesco Mirabelli, di soli tre anni e mezzo, ha riacceso le preoccupazioni sulle condizioni degli spazi pubblici. Nonostante gli interventi di restyling molti risultano senza alcuna manutenzione
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No. Vibo non è una città per bambini. L’incidente al Parco urbano, costato la vita al piccolo Francesco Mirabelli, il bimbo di tre anni e mezzo schiacciato da una trave dell’area fitness, ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dei Parchi giochi. La maggior parte sono stati oggetto di lavori di restyling. Interventi che avrebbero dovuto rendere i parchi più belli, attrattivi e sicuri e che invece sembrano aver sortito l’effetto contrario. Il nostro viaggio inizia da Villa Gagliardi. Lo storico polmone verde della città capoluogo di provincia, aperta a luglio scorso dopo oltre tre anni di lavori e 900 mila euro spesi non splende. Le piante sono assetate e i lavori hanno riguardato solo una parte dell’area verde. Anche la Villa comunale è stata ristrutturata di recente. Ed ecco come appare la vasca dei pesci. È putrida. All’interno galleggiano alcune bottiglie di plastica e rifiuti vari. Alcuni giochi sono arrugginiti, la pavimentazione anti trauma è sconnessa. C’è poi una condotta che spunta dal terreno. Persino la girandola per i disabili è inutilizzabile perché vandalizzata. C’è un’altalena transennata dopo l’incidente di due anni fa, in cui è rimasto gravemente ferito un ragazzo di 15 anni, sbalzato a terra mentre stava giocando con alcuni coetanei.
«Un tempo c’era il custode che si prendeva cura del parco», dice una donna. Eppure questo luogo immerso nel verde custodisce alcuni dei sei alberi monumentali censiti a Vibo. I turisti restano estasiati da tanta bellezza che resiste malgrado l'abbandono. Al centro di Vibo c’è il Parco giochi di piazza Spogliatore. Un’area giochi di recente inaugurazione. C’è una bambina che gioca sotto lo sguardo attento della madre. Il parchetto si trova in un’area parcheggio. Il panorama è coperto dalle sterpaglie. Anche qui trovare una panchina integra è un’impresa. Non va meglio al Parco giochi di piazza Annarumma, dove il pericolo è rappresentato dall’altalena riservata soltanto ai disabili in carrozzella ma che in passato è stata usata in maniera scorretta da minori non adeguatamente sorvegliati che hanno riportato gravi fratture alle gambe.
Non ultimo è il Parco delle biodiversità di località Feudotto inaugurato la scorsa estate. Qui il pericolo è rappresentato dalle pareti di vetro del campo da padel. In assenza di un custode, spesso i ragazzi lo utilizzano per giocare a calcio. Basterebbe una pallonata a mandare in frantumi le lastre di vetro e causare gravi incidenti. «I Parchi giochi così come le Ville - auspicano i cittadini - devono avere un custode per preservare la bellezza dei luoghi e vigilare sul corretto utilizzo dei giochi». Serve sì il senso civico, ma serve anche e soprattutto maggiore attenzione da parte di un'amministrazione comunale che deve decisamente fare di più e meglio di quanto dimostrato finora.