White collar, aste giudiziarie truccate nel Cosentino: proseguono interrogatori

Stamattina in Tribunale, dinanzi al gip di Castrovillari, sono comparsi tre indagati. In totale sono sedici le persone arrestate

di Vincenzo Alvaro
30 luglio 2020
18:08
Tribunale di Castrovillari
Tribunale di Castrovillari

Proseguono gli interrogatori di garanzia dinanzi al Gip di Castrovillari, Carmen Ciarcia, in merito all’operazione White Collar che ha coinvolto 48 persone indagate per il presunto sistema delle "aste truccate" del Tribunale di Castrovillari. Il collegio difensivo si prepara a discutere le istanze di Riesame al Tribunale della Libertà di Catanzaro.

Proseguono gli interrogatori di garanzia

Nella mattinata di oggi, all’interno del Tribunale di Castrovillari, dinanzi al Gip sono comparsi Antonio Aspirante, difeso dall’avvocato Francesco Nicoletti, che si è avvalso della facoltà di non rispondere; Francesca De Simone e Vincenzo Anania, difesi rispettivamente dagli avvocati Giacinto D’Urso e Tatiana Novello, i quali hanno inteso rendere dichiarazioni. Tutti e tre gli indagati sono stati destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione che ha riguardato presunte irregolarità poste in essere da alcuni professionisti delegati e curatori fallimentari nelle procedure di vendite giudiziarie immobiliari presso il Tribunale di Castrovillari.


16 arresti

Dopo le prime due giornate, che interesseranno le 16 persone raggiunte dai provvedimenti di custodia cautelare in carcere e domiciliare, gli interrogatori proseguiranno anche lunedì prossimo 3 agosto. Poi l'attesa è per la fissazione dell’udienza dinanzi al Tdl di Catanzaro per il riesame. 

Sono 16 i soggetti raggiunti da ordinanza di custodia cautelare (9 in carcere, 7 agli arresti domiciliari), indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata alle “turbative d’asta”, corruzione in atti giudiziari, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. 48, complessivamente, le persone coinvolte (32 sono indagate a piede libero) nell’inchiesta condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Corigliano che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha fatto emergere una presunta associazione a delinquere, ben strutturata e operante dal 2017, dedita all’illecita ingerenza nelle vendite giudiziarie immobiliari.

 

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