Casa Bianca, al via i lavori per un sito archeologico senza barriere

Il progetto prevede anche l’allestimento di percorsi museali tattili per ciechi e ipovedenti oltre ad itinerari privi di ostacoli architettonici

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di Redazione
14 settembre 2018
11:07
Sito archeologico
Sito archeologico

Partono i lavori per il miglioramento della fruizione dell’area archeologica di Casa Bianca del Parco nazionale di Sibari. Il progetto rientra nella fase di sperimentazione di monitoraggio civico promossa nel 2015 dalla Commissione Europea ed avviata in 11 paesi dell’Unione, denominata Patti di integrità: Meccanismo di monitoraggio civico per la tutela dei fondi UE e avviata con la sottoscrizione del Memorandum of Understanding fra l’Autorità di gestione Pon Cultura e Sviluppo 2014/20120 e ActionAid International Italia. Per rispettare il principio di trasparenza, la ditta appaltatrice ha inserito nelle proposte migliorative del progetto ben 11 visite didattiche sul cantiere. La prima si terrà il 19 settembre e saranno presenti i congressisti internazionali del Consiglio nazionale delle Ricerche.

 


La fruibilità del sito

Il segretario regionale del Mibac Calabria, Salvatore Patamia, rappresentante della stazione appaltante, ha più volte sottolineato il valore della sottoscrizione del Patto che, permette l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni e viceversa, contribuendo a creare quel clima di fiducia e collaborazione che il progetto Integrity Pacts si pone tra i suoi obiettivi. Il progetto prevede anche l’allestimento di percorsi museali tattili per ciechi e ipovedenti con l’installazione di pannelli braille e riproduzioni in 3D. Accedere al patrimonio culturale è un diritto di tutti e per garantire la completa fruizione dell’area archeologica di Casa Bianca verranno realizzati accessi e percorsi privi di barriere architettoniche. Il sito verrà messo in sicurezza con la costruzione di recinzione di confine di sistemi di videosorveglianza.

 

Nuova attività archeologica

La collaborazione scientifica tra il Polo museale e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, si concretizzerà con la ripresa dell’indagine archeologica del sito, negli anni oggetto di studio da parte della Scuola archeologica di Atene, oggi di nuovo oggetto di approfondimenti scientifici. Le aspettative sono alte, perché nuovi tasselli potrebbero essere aggiunti alla conoscenza dell’aerea del Parco Archeologico di Sibari. L’intervento verrà realizzato con metodologie e tecnologie moderne, per una più efficace azione di tutela. Le opere si svolgono all’interno di un Parco Archeologico sottoposto a tutela per cui, ogni lavorazione ed attività lavorativa terrà conto di tale circostanza e sarà improntata ad un principio generale di cautela, atto ad evitare interferenze con i beni e le attività del parco.

 

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