Estate in Calabria

Kaulonia Tarantella Festival, presentata la 25esima edizione non senza polemiche: «Pride nel titolo? Ecco perché»

VIDEO | Il direttore artistico della manifestazione: «Dalla Locride messaggio di orgoglio e inclusione attraverso la musica». Tra gli ospiti Max Gazzè, Edoardo Bennato e i Modena City Ramblers

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di Ilario  Balì
18 luglio 2023
21:31

Sarà Max Gazzè con una produzione originale insieme alla Calabria Orchestra ad aprire il Kaulonia Tarantella Festival 2023, la più nota e importante kermesse di musica e cultura etnica giunta quest’anno alla 25esima edizione. Nel cartellone ufficiale della manifestazione, che gode di un finanziamento complessivo di 150mila euro tra Regione e Città Metropolitana come evento storicizzato, anche i Modena City Ramblers, il ritorno in piazza Mese di Eugenio Bennato e il trio composto da Mariella Nava, Rossana Casale e Grazia Di Michele. La manifestazione si terrà a Caulonia dal 23 al 26 agosto.

«La musica farà la sua parte – ha spiegato il direttore artistico del festival Massimo Bonelli, discografico di lungo corso e già organizzatore del concerto del Primo Maggio a Roma - ma ci saranno anche i corsi di ballo e strumenti tradizionali, con un approfondimento culturale sul senso della kermesse, su cosa ha lasciato in questi 25 anni e dove può arrivare».


A far tuttavia discutere e ad alimentare il dibattito politico sull'evento cauloniese la locuzione “Pride” per caratterizzare l'edizione 2023 (denominata Tarantella Pride appunto). «È stata una scelta non condivisa – ha evidenziato soltanto pochi giorni fa l’ex sindaco Ninni Riccio - Nel cast gruppi schierati politicamente tutti da una parte, scelti da un’amministrazione che ha votato Lega e dice di avere in tasca la tessera di Forza Italia».

A spegnere le polemiche per un festival che proverà a declinare il suo programma non soltanto attraverso la musica dal vivo, ma anche integrando appuntamenti di riflessione e confronto su tematiche culturali, sociali e civili, è stato lo stesso Bonelli. «Il termine “Pride” significa orgoglio – ha precisato -, l’orgoglio di un ballo che vuole raccontare una storia antica, quella di un ballo che mette in piazza persone di diverse idee e ceti sociali che insieme ballano e condividono un momento. Vogliamo accendere una discussione affinchè non sia soltanto una festa della musica».

A coordinare e moderare gli appuntamenti ci sarà Paolo Patanè, noto attivista, consulente culturale e istituzionale, già presidente di ArciGay, che accompagnerà il pubblico attraverso tre incontri di approfondimento e riflessione sui concetti di identità, lontananza, diversità e inclusione.

Giornalista
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