A Crosia una strada nel ricordo di Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia

La cittadina omaggia la memoria del sacerdote assassinato da Cosa nostra il 15 settembre del 1993. Il sindaco Russo: «E' la prima volta che la nostra comunità celebra un’iniziativa di così alto valore sociale e civile». In occasione della cerimonia, atteso l'arrivo di don Luigi Merola, il parroco che vive sotto scorta dopo aver sfidato la Camorra

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di Marco  Lefosse
27 ottobre 2019
09:51

«Un segnale forte di libertà, contro ogni genere di sopraffazione».  È quello che ha detto il sindaco di Crosia, Antonio Russo, annunciando l’intitolazione di una nuova strada alla memoria di padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso a Palermo da Cosa nostra il 15 settembre 1993, al culmine della stagione delle stragi.

La cerimonia è in programma per domani, lunedì 28 ottobre, nel centro urbano di Mirto. Scuole, istituzioni e associazioni si troveranno insieme per celebrare la memoria di un uomo che con il suo estremo sacrifico ha infuso coraggio tra i cittadini nella lotta alla criminalità. A sugellare questo, che si appresta ad essere uno dei momenti più belli e sentiti della comunità traentina, ci sarà anche Don Luigi Merola, giovane sacerdote campano che ha sfidato la Camorra, presidente dell’associazione “A’ voce d’è Creature” che vive con la scorta per essersi schierato in prima linea nella lotta alla droga e allo spaccio nel hinterland napoletano.


«Un processo di cambiamento che parte dai giovani»

«Grazie anche all’impegno del parroco don Giuseppe Ruffo e dei giovani della chiesa di San Giovanni Battista di Mirto – ha aggiunto il sindaco della cittadina ionica, Antonio Russo -  che continuano a partecipare sempre con maggiore attenzione alla cittadinanza attiva, siamo riusciti a dare vita a quello che è uno dei progetti più importanti e più belli espressi dalla nostra comunità; quello di intitolare una delle vie della città ad un martire della mafia. La figura di Don Pino Puglisi deve continuare a rappresentare l’esempio di coraggio e di lotta contro la criminalità per tutti i cittadini, specie per i più giovani. Un messaggio che apparentemente sembra scontato ma che poi tanto scontato non è. Dal momento che nella nostra comunità è la prima volta che si celebra un’iniziativa di così alto valore sociale e civile. E l’auspicio è che tutti – ha ribadito ancora - a partire dai giovani e dalle scuole, partecipino per dare testimonianza di condivisione di un processo di cambiamento che parte da piccole cose, come l’intitolazione di una strada, e che può portarci a vivere in una società libera dalle mafie e dalla sopraffazione».

Ci sarà don Merola, il sacerdote che ha sfidato la Camorra

Appuntamento, allora, alle Ore 10 di Lunedì 28 Ottobre nei locali della parrocchia di San Giovanni Battista, in via del Sole a Mirto, dove si terrà la tavola rotonda che sarà aperta dai saluti del primo cittadino e che proseguirà con gli interventi dei dirigenti scolastici degli istituti del territorio, Rachele Donnici, Sara Giulia Aiello e Maria Antonietta Salvati. Previsto, prima delle conclusioni affidate a don Giuseppe Ruffo, l’atteso intervento di don Luigi Merola, uno dei sacerdoti che in Italia vive in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata.

La marcia della legalità

Sarà lui, quindi, a guidare la Marcia della Legalità per le vie di Mirto, che porterà i partecipanti alla manifestazione, dal sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, sull’incrocio tra Via Kennedy e la nuova via Padre Pino Puglisi, dove si terrà la cerimonia istituzionale di intitolazione durante la quale sarà scoperta la targa toponomastica della nuova strada.

 

Giornalista
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