Diocesi Rossano Cariati, monsignor Maurizio Aloise ordinato vescovo

VIDEO | «Non vedo l'ora di arrivare per camminare insieme» ha detto il presule catanzarese. A Squillace la solenne celebrazione presieduta dal presidente della Conferenza espiscopale calabra Vincenzo Bertolone

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di Rossella  Galati
14 maggio 2021
10:37

Grande festa a Squillace per l’ordinazione episcopale di mons. Maurizio Aloise, nuovo arcivescovo della diocesi di Rossano Cariati. Nella Basilica concattedrale del borgo catanzarese, la solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace e presidente della Conferenza espiscopale calabra mons. Vincenzo Bertolone alla presenza di autorità civili e militari, di numerosi  sindaci, dei presbiteri di Catanzaro-Squillace e  di Rossano-Cariati,  dei diaconi, delle  consacrate, del superiore del sacro monastero di San Giovanni Theristis, sacra arcidiocesi ortodossa romena d’Italia, di don Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli, e mons. Giuseppe Satriano, vescovo di Bari-Bitonto e predecessore di don Aloise. Ma anche tanti  fedeli che hanno fatto sentire il loro affetto a don Maurizio, accompagnato dallo sguardo commosso dei suoi cari.

La Chiesa in festa

«La gioia è veramente tanta – ha commentato il neovescovo al termine della celebrazione -. Il Signore continua a chiamare dal popolo santo di Dio alcuni fratelli e li mette lì come guida, come pastori. Mi viene in mente quanto dicono i santi padri della Chiesa: con voi sono un cristiano, devo camminare, devo crescere anche io nella fede. Per voi sono vescovo, chiamato ad esortare, a spronare.  E a tal proposito è bello il simbolo del pastorale: c’è un gancio di sopra per prendere coloro che sono lontani; c’è la parte dritta come il legno che si mette nelle piante perché possano venire su belle, robuste e forti. C’è anche il pungolo di sotto per stimolare con la forza che ne ha bisogno. Io già mi sento parte della nuova comunità, la sento la mia famiglia e quindi non vedo l’ora di arrivare per poter camminare insieme nella gioia del Vangelo e nella gioia della Pasqua».


L'augurio di mons. Bertolone

Un momento di profonda gioia dunque, di ricchezza spirituale e di grande responsabilità per il bene del popolo, così ha definito questa giornata di festa mons Bertolone, manifestando un profondo sentimento di gratitudine verso Papa Francesco che ha voluto ancora una volta poggiare il suo sguardo sulla diocesi di Catanzaro-Squillace. «L’augurio a don Maurizio è che possa fare tanto bene nel luogo dove il Signore lo ha inviato. E come ho augurato a don Mimmo Battaglia sei anni fa, auguro anche a lui che possa essere un fiume di benedizione per tutte le persone che incontrerà». 

La protezione di Maria

Il motto scelto da mons. Aloise, “Sub Tuum praesidium”, sotto la Tua protezione, tratto dall’antica antifona mariana, come anche i simboli dello stemma «esprimono la tua grande fiducia nell’intercessione della Beata Vergine Maria – ha sottolineato Bertolone durante l’omelia -. Ti rivolgi alla Madonna delle Grazie, a te tanto cara, che cammina avanti a noi in questo tempo: un tempo difficile, nel quale bisogna consolare i cuori smarriti e depressi, accogliere e aprire il cuore a chi è senza mezzi e rischia la disperazione, aiutare a sperare perché nulla è perduto per chi confida in Dio. Le stelle in alto nel tuo stemma, ricoprono diversi significati, ma tutti ricordano che il cielo è vicino alla terra, l’alto può rigenerare il basso e ri-aggiustare la navigazione della barca sballottata dell’umanità: la Santissima Trinità Padre, Figlio e Spirito Santo; le tre virtù teologali, fede, speranza e carità; la Verginità di Maria, prima, durante, dopo il parto».

Il pastore come guida

Nella tradizione cristiana Maria è invocata dal popolo  come Stella del mattino e da S. Bernardo come Stella del Mare. «La stella a otto punte nella tua insegna episcopale è un richiamo alla bellezza ed alla perfezione di Dio che in Maria trovano realizzazione e pienezza, é la nuova Eva - ha aggiunto il presidente della conferenza episcopale calabra -, il simbolo della rinascita femminile e personale, poiché ha vissuto la sua fede alla scuola della Parola di Dio. Ora, tale grande mistero è stato affidato a chi come te, in nome di Cristo, presiede nell’amore ed assieme  al suo Collegio presbiterale, col quale il Pastore è tutt’uno». La croce pettorale, il pastorale e l’anello del nuovo vescovo sono stati realizzati dal maestro orafo crotonese Michele Affidato. 

Giornalista
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