L’iniziativa

Il Cammino niliano e il legame con la Calabria, a Corigliano-Rossano nasce un comitato

VIDEO | I sindaci dei comuni toccati da San Nilo nel suo percorso verso Roma attorno a un unico tavolo. Intanto Rossano consegna alla città la Fontana restaurata di Piazza Grottaferrata

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di Matteo Lauria
2 ottobre 2021
06:30

Si lavora per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa al fine di tracciare il Cammino Niliano e collegarlo al percorso del Cammino Basiliano. L’iniziativa, già intrapresa da alcuni anni, nasce su impulso del Comune di Grottaferrata (Roma) e nella quale è stata coinvolta attivamente la città di Corigliano-Rossano. Si punta sul turismo religioso e culturale partendo dalla costituzione di una rete.

Il Cammino niliano

Molti i comuni coinvolti (19). L’obiettivo è far conoscere la vita del Santo e le sue opere, immergendosi nei luoghi toccati dal suo itinerario intorno all’anno 1000 che da Rossano lo portò a Grottaferrata, dove fondò la famosa Abbazia. «Si è deciso di costituire un comitato del percorso di San Nilo, ha affermato il sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti, e si sta lavorando a uno studio di fattibilità che entro la fine dell’anno si conta di approvare con i comuni coinvolti. Ciò consentirà anche di intercettare fondi da finanziamenti europei, dal Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza)  e dalle singole regioni». In linea, il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi che sottolinea l’importanza di una progettualità che non è solo religiosa, ma anche «storica e culturale». Rimarcata l’importanza di creare dei sodalizi tra le altre comunità interessate. L’arrivo del sindaco di Grottaferrata e degli altri sindaci, al fine di approntare la nascita del Comitato, è stato fatto coincidere con la cerimonia di consegna dei lavori di restauro della Fontana della Sirena di Piazza Grottaferrata nel centro storico di Rossano, opera finanziata dall’Associazione no profit RossanoRecupera, che promuove il restauro e la valorizzazione dei beni artistici e monumentali cittadini.


Rossano Recupera e l'adozione di opere artistico-culturali

I soci dell’associazione si autofinanziano con una quota annuale per coprire le spese del restauro delle opere che desiderano far tornare a vecchio splendore. Il presidente Giuseppe Diaco si dice estremamente soddisfatto dei primi due anni dell’associazione: nel 2019 è stata recuperata la “Mezzacanna” della Piazzetta del Commercio, antica unità di misura della prima metà dell’800 fissata su una parete che dà sulla piazza a disposizione degli acquirenti che usufruivano della merce dei venditori del posto. Nel 2020 è stata recuperata la Fontana in Piazza Santo Nico (che ospita la casa natale di San Nilo) che per oltre un secolo ha garantito l’acqua al popoloso quartiere cittadino. E, quest’anno, è stata consegnata la Fontana dei Cappuccini, da sempre chiamata dai Rossanesi la “Fontana della Sirena” poiché è costituita da una statua in bronzo raffigurante una fascinosa sirena, una copia del gruppo statuario Eros con Delfino del II-III secolo d.C., presente nel Museo Archeologico di Napoli. «La fontana è stata riportata al suo stato originario», afferma il noto professionista Tonino Caracciolo tra i soci fondatori dell’Associazione: «Fu costruita nel 1850, quando, in seguito alla realizzazione dell’acquedotto, il Comune fornì i vari quartieri di fontane pubbliche. Proprio in Piazza Grottaferrata gli amministratori del tempo ebbero la lungimiranza architettonica di renderla monumentale. Subì poi alcune modifiche, come l’aggiunta, in occasione del gemellaggio con il Comune di Grottaferrata 60 anni fa, di una vasca sottostante.

 

Il restauro ha seguito le autorizzazioni della Sovrintendenza dei beni architettonici di Cosenza». L’iniziativa di RossanoRecupera è nata a Rossano prima della fusione ma i soci intendono estendere le attività coinvolgendo i cugini dell’area urbana di Corigliano: «L’associazione è nata nel 2019, riferisce il presidente Diaco, conta oggi 51 soci. Sotto la fase di commissariamento fu avviata un’opera di censimento di tutti i beni della città che ci diede un quadro chiaro del patrimonio storico-monumentale in dotazione. Auspico, conclude Diaco, il coinvolgimento degli amici di Corigliano con cui si potrà avviare un identico lavoro». 

 

  

 

 

  

Giornalista
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