Il 29 ottobre 2025, la musica ha perso il suo cuore black, il suo soffio più autentico. Con l'addio a James Senese (Gaetano Senese), a 80 anni, si spegne l'anima stessa del Neapolitan Power, un artista che non ha mai tradito la sua verità.
È un dolore condiviso, che l'amico Enzo Avitabile ha racchiuso in un commosso "Grazie per il tuo talento, la dedizione, la passione, la ricerca. Sei stato un esempio di musica e di vita."

James è stato una "contraddizione vivente", un napoletano “doc” con l'anima blues: nato da un soldato afroamericano e una donna partenopea, ha incarnato la storia di Napoli, la sua sofferenza e la sua incredibile forza.

Fin da bambino, l'ascolto dello swing di Glenn Miller e, soprattutto, la folgorazione per il sax di John Coltrane, lo hanno guidato. La sua musica non è mai stata solo jazz-funk, ma un veicolo di rabbia, riscatto e dignità. Non è stato solo un collaboratore, ma, insieme a Mario Musella, un vero e proprio maestro che ha aperto la strada.

Loro, con i The Showmen e i pionieristici Napoli Centrale (fondati con Franco Del Prete), hanno creato quel sound unico e ribelle, tracciando le coordinate che avrebbero poi ispirato figure come Pino Daniele, che in James vedeva non solo un amico ma un punto di riferimento assoluto. Negli anni Ottanta incise il suo primo album solista e partecipò al film No grazie, il caffè mi rende nervoso.
La bellezza della sua arte sta nella sua onestà, riassunta in una sua frase iconica: "La mia scelta di libertà l'ho pagata e la sto pagando ancora, su questa mia pelle nera... So di meritare di più, ma so’ nato nire."
La sua vena creativa è rimasta altissima fino all'ultimo: gli ultimi dischi di James Senese erano uno più bello dell'altro, confermando che la sua coerenza e la sua "negritudine" si sono mantenute intatte.

'O Sanghe (2016): Questo ventesimo disco fu un lavoro potentissimo, che gli valse la Targa Tenco (Miglior Album in dialetto). Il titolo, che significa "Il Sangue", riflette il tema centrale della rabbia sociale e della verità viscerale, un meritato riconoscimento per la sua integrità.

James is Back (2021): Pubblicato dopo la scomparsa di Del Prete, l'album fu Finalista alle Targhe Tenco 2022, a dimostrazione che, anche a un'età avanzata, Senese era tutt'altro che una reliquia.

Stiamo cercando il mondo (2023): Uscito a maggio 2023, questo lavoro espresse la sua urgenza di indicare la strada attraverso cui trovare la libertà: di esprimersi, di esistere e di amare. L'album è una riflessione sulla necessità di resistere con forza e autenticità in un mondo distratto.

Artista legatissimo al Sud, James Senese ha celebrato questa sua energia inesauribile sui palchi fino all'ultimo, esibendosi nel settembre 2024 alla 30ª edizione del Festival delle Serre di Cerisano (CS), dove, celebrando i suoi 60 anni di carriera, dichiarò con la sua solita schiettezza: "Io sono la moda, non ho età." Questa vitalità si riflette nel suo testamento artistico finale:

Chest nun è 'a terra mia (Maggio 2025): È il suo ultimo album di inediti, pubblicato per i suoi 80 anni. Questo disco è l'estremo testamento artistico di Senese: un canto di straordinaria attualità che interroga il conflitto tra bene e male, ed è l'invito ad aprire "il cuore e gli occhi", perché la vera felicità risiede solo nel sentirsi liberi dentro.

James Senese è stato un musicista senza compromessi, il cui sax, come un soffio di vento e un urlo di verità, continuerà a risuonare tra le strade di Napoli e l'eco del jazz mondiale.