L’evento

Il premio letterario Caccuri dalla Sila approda a Catanzaro, i promotori: «Coinvolgeremo tutta la Calabria»

VIDEO | Paolo Mieli, Dario Vergassola e Moni Ovadia hanno chiuso la versione autunnale della kermesse dedicata alla saggistica e giunta quest'anno alla X edizione

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di Rossella  Galati
2 novembre 2021
12:09

Si è chiusa al Cinema Teatro comunale di Catanzaro la stagione autunnale del Premio Letterario Caccuri. La prestigiosa kermesse dedicata alla saggistica, organizzata dall'Accademia dei Caccuriani presieduta da Adolfo Barone insieme ai vicepresidenti Roberto De Candia e Olimpio Talarico, giunta alla X edizione, dal borgo antico della Sila crotonese è approdato nella città capoluogo. 

«Abbiamo allargato gli orizzonti e ci teniamo a proseguire su questa strada attraversando tutta la Calabria – ha sottolineato Barone -. Quest'anno oltre a Catanzaro e Crotone abbiamo toccato altri venti comuni, e questo è un compito che vorremmo svolgere bene. Avevamo intenzione di farlo da diverso tempo ormai ma gli ultimi anni caratterizzati dalla pandemia non ce lo hanno permesso. Ora per fortuna è stato possibile. Così abbiamo delocalizzato il premio e non poteva mancare una città come Catanzaro che sappiamo bene che importanza ha per tutta la regione».


Premio Caccuri, gli ospiti della serata

Ospite della serata il giornalista e saggista Paolo Mieli che intervistato dallo storico Giordano Bruno Guerri ha presentato il suo libro “Il tribunale della storia”, un volume nel quale l'autore riesamina fatti e personaggi mistificati, acquisendo nuovi elementi di conoscenza e giudizio, ribaltando l'esito di alcuni eventi ed emettendo nuove sentenze. «Spesso i primi giudizi ruotano attorno alla logica per cui chi ha vinto ha ragione e chi ha perso ha torto – ha spiegato il noto opinionista - . Il nostro compito è di rivedere questi giudizi ma con una convinzione: neanche le sentenze che diamo noi oggi sono definitive. Nel senso che anche le sentenze contenute nel mio libro sono fatte per essere rimesse a loro volta in discussione alla luce di nuovi documenti o nuovi angoli e visuali sotto cui si guardano gli eventi». 

Un dialogo semiserio tra Moni Ovadia e Dario Vergassola in “Un ebreo, un ligure e l'ebraismo”, ha poi chiuso la serata tra riflessioni e ironia. Presente, tra gli altri, il maestro orafo crotonese Michele Affidato, autore della Torre d'argento, premio abbinato alla kermesse. 

Giornalista
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