Film e bellezze

La Calabria set del cinema: da Il Lupo della Sila (1949) a La festa del ritorno di Carmine Abate

La nostra regione meta di numerose produzioni. Il fortunato libro che diventerà un film ha vinto anche il premio Campiello nel 2004. Le riprese si svolgeranno principalmente nel Crotonese

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di Franco Laratta
28 maggio 2022
17:30
Le riprese de La Festa del ritorno
Le riprese de La Festa del ritorno

Sarà per i suoi paesaggi antichi e suggestivi. Saranno le giornate sempre fresche e illuminate. Sarà che dai 2000 metri slm di Monte Botte Donato al mare incantevole del crotonese si arriva in mezz’oretta buona. Saranno quelle albe da incorniciare e quei tramonti che poggiano il sole sui vulcani di fronte a noi. Saranno i castelli adagiati sul mare, le abbazie medioevali dei monaci cattolici, le tracce millenarie della Magna Grecia.

Sarà per tutto questo e molto altro, ma questa terra di santi e diavoli, di eterno e di futuro, di grazia e di dolore, sta diventando un vero e proprio set cinematografico, con produzioni importanti che si realizzano nelle nostre vallate e fra i nostri boschi.


Il lupo della Sila

Lontanissimo il tempo de Il lupo della Sila girato nel 1949 con la regia di Duilio Coletti e un cast impressionante: Silvana Mangano, Amedeo Nazzari, Vittorio Gassman. E scusate se è poco. Allora l’altopiano viveva ancora in condizioni di povertà estrema, immerso in un secolare isolamento, mentre stava arrivando la linea delle Ferrovie Calabro-Lucane a portare la speranza. Il film ebbe uno straordinario successo, mentre gli attori, i tecnici e il regista si dissero incantati dalla bellezza pura e selvaggia delle montagne intatte della Sila Grande.

La festa del ritorno

Sembrano passati secoli, tutto è cambiato, le nostre montagne mantengono tutto il loro fascino. E la Calabria si afferma sempre più come terra di film. Il romanzo di Carmine Abate La festa del ritorno diventa un film, sarà l’opera prima di Lorenzo Adorisio, per Alba Produzioni. Lo scrittore calabrese ha subito commentato: «Ne sono veramente felice!».

La Festa del Ritorno è stato un romanzo di grande successo, vincitore nel 2004 del Premio selezione Campiello, Premio Corrado Alvaro e il Premio Napoli. La sceneggiatura del film è di Gualtiero Rosella, Annalisa Ruoppolo e Manuela Tovo. Il film è una coproduzione italo-francese ed è realizzato da Alba Produzioni per l’Italia, Gorilla Group e Leon Film per la Francia, in collaborazione con il Ministero della Cultura, Film Commission Calabria, Lazio International e con il patrocinio dei Comuni del crotonese: Cirò, Cirò Marina, Torre Melissa, Carfizzi e Crucoli.

Il romanzo di Carmine Abate è ambientato in un paese della Calabria e narrato da due voci inconfondibili per l'abile intarsio di parole e ritmi plurilinguistici, il romanzo è insieme di formazione, storia d'amore, atto di denuncia verso le condizioni di vita.

Un padre e un figlio. Il primo racconta la sua vita di emigrante, sospesa tra partenze e ritorni, tra Francia e paese; il secondo ricorda il suo spaesamento e la sua rabbia nei periodi senza il padre, ma anche l'incanto dell'infanzia, immersa in un paesaggio vivido, esuberante. Davanti a loro, un grande fuoco acceso sul sagrato, la notte di Natale. Tutti e due hanno un segreto da nascondere, un segreto legato all'amore della figlia maggiore per un uomo misterioso. Un enigma che si svela poco a poco, fino all'inattesa conclusione.

Il cast artistico del film è costituito prevalentemente da attori calabresi: Alessio Praticò, Carlo Gallo, Anna Maria De Luca, Annalisa Insardà, Federica Sottile e per la prima volta sullo schermo il bambino Daniele Procopio. Intanto Carmine Abate ha riscosso un personale successo alla recentissima edizione del Salone internazionale del libro di Torino, dove ha presentato “Il cercatore di luce", l’ultimo suo romanzo. Un lavoro sorprendente dalla prima all'ultima pagina. Abate era ospite dello stand della Regione Calabria, su invito del direttore artistico Adolfo Barone, presidente del Premio letterario Caccuri. Con Abate abbiamo ragionato attorno alla storia avvincente di un ragazzo e di una famiglia di oggi che si intreccia con naturalezza a quella straordinaria del pittore Giovanni Segantini.

Abate segue più tracce, con grande abilità. Scrive un romanzo di formazione dentro un romanzo storico, senza far mai perdere le tracce della bellezza del racconto.

Davvero un affabulatore nato. Che porta il lettore dalla fine del 800 ai giorni nostri con pagine bellissime sulla natura, sull'ambiente. Senza dubbio uno dei libri più belli di questi anni!

Calabria set naturale

Calabria come un gigantesco set naturale, dicevamo.

Al momento sarebbero ben trentasei le produzioni in atto. Tra queste c’è il film Diabolik 3, con Miriam Leone,Valerio Mastrandrea e Monica Bellucci. Le riprese effettuate anche a Palmi e a Praia a Mare. 

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