Cassano, il 22 luglio, ha vissuto una serata “diversa”. Suggestiva e con una spolverata di nostalgia, il centro storico ha respirato l’aria di nobiltà che una volta era residente. L'associazione culturale "A Streate Majstra" ha presentato "La Notte dei Vicoli", uno tra gli eventi estivi che ha raccolto diverse presenze anche da fuori città.

L'iniziativa ha voluto valorizzare il cuore pulsante della città offrendo ai partecipanti un'esperienza tra arte, cultura e gastronomia. È stato bellissimo ritrovarsi tra questi vicoli, spesso dimenticati o addirittura sconosciuti ai più giovani che, per una sera, sono tornati a vivere, riempiendosi di un'atmosfera intima e speciale. Per l'occasione, nei vicoli interessati l'aria che si respirava riportava alla luce vecchi ricordi, momenti che una volta erano abituali per poi essere cancellati a favore delle “comodità” del tempo moderno. Più che un semplice evento, si è trattato di una vera e propria Réunion tra vecchi amici, senza età e senza aspettative, dove tutto è stato improntato sulla semplicità dell'offerta e sulla cordialità intrisa di sorrisi genuini.

La serata è stata animata spontaneamente da musicanti con i tradizionali strumenti popolari. Il ritmo dei tamburelli e le corali della fisarmonica ed organetto hanno accompagnato il pubblico in una passeggiata tra le strette e affascinanti vie del borgo antico. Beata nostalgia.

Grande protagonista dell'evento è stato il vino. È stata presentata e degustata l'etichetta "Terre Rosse" che si presenta con un forte legame al territorio proprio come recita lo slogan "Il nostro vino è la risposta della terra al sole".

E ancora, per l'occasione, l'associazione "Streate Majstra" ha offerto la degustazione gratuita di un piatto speciale e legato alla tradizione, i dimenticati "i scarapuccijl", la cui ricetta antica è stata riscoperta e proposta al pubblico.

"La Notte dei Vicoli" si è rivelata un appuntamento riuscito e un modo furbescamente bello per far rinascere il centro storico. La scusa, infatti, è stata quella di un evento culturale e gastronomico, ma il vero obiettivo, raggiunto pienamente, è stato quello di far tornare a vivere questi luoghi, dimostrando che qualsiasi mezzo che lo consenta è valido per preservare e valorizzare la bellezza di un patrimonio spesso dimenticato.