Continuerà ad essere fruito ma passerà ad altro settore dell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria. La sua finalità culturale cederà il passo a una squisitamente sociale. Sarà, altresì, completata l’attività di catalogazione della mole di libri della donazione Criserà che l’immobile custodisce e che sarà riunita a quella invece già fruibile presso la biblioteca comunale Pietro De Nava. A disporlo è una delibera della giunta comunale e l’immobile in questione è quello sito in via Melacrino a Reggio Calabria, sottratto negli anni scorsi al degrado e all’abbandono, con interventi di adeguamento strutturale e la successiva concessione su bando all’associazione Studio Arte che fino allo scorso luglio ha svolto presso di esso varie arti e pratiche di inclusione e socializzazione.

Un tempo sede del Cipresseto, quando negli anni Sessanta ospitava il Centro servizi culturali del Comune di Reggio con annessa Biblioteca Umberto Zanotti Bianco e la sede calabrese dell'Associazione Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia (Animi) di cui lo stesso archeologo, educatore e filantropo era presidente. L’immobile, ascritto al Patrimonio indisponibile dell’Ente, passerà dal settore Urbanistica Macroarea Cultura – Turismo al settore Welfare. A seguito di indizione di una procedura ad evidenza pubblica si procederà con l’assegnazione del suddetto bene per l’attuazione delle finalità sociali e, nello specifico, di progetti in favore delle persone con disabilità.

Catalogazione da completare

Parere favorevole è già stato espresso dal «settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo, al cambio di destinazione d’uso a condizione che venga completato il processo di catalogazione dei materiali librari e documentali che rientrano nella “Donazione Luciano Criserà” accettata formalmente dall’amministrazione comunale nell’aprile del 2018, che costituiscono patrimonio della Biblioteca Comunale. Con tale parere è stato, altresì, evidenziato che un’ala dell’immobile è stata intitolata Luciano Criserà ed ivi vi sono custoditi un’altra parte dei volumi ancora da inventariare che dovranno essere resi fruibili al pubblico al termine delle operazioni di catalogazione».

È quanto si legge nella delibera dell’esecutivo di palazzo San Giorgio che infatti nel determinare l’atto di indirizzo per il cambio di destinazione dell’immobile di fatto delinea anche un futuro di piena fruibilità e catalogazione alla ingente donazione del farmacista Luciano Criserà, uomo di grande cultura, appassionato lettore, scomparso nel 2017 lasciando una casa traboccante di libri e non solo.

Dal settore Cultura al settore Welfare

Dunque sarà cura del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo, l’ultimazione delle attività di catalogazione ed inventariazione del materiale oggetto della “Donazione Criserà” e il trasferimento dall’attuale biblioteca Umberto Zanotti Bianco di tutti i volumi presso la Biblioteca Comunale De Nava, dove già si trovano gli altri, sempre facenti capo alla stessa donazione, di cui continuerà ad occuparsi la funzionaria Daniela Neri.

«A seguito dello svolgimento di tale attività da parte del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo il bene, in considerazione della scadenza della concessione maturato in data 26.07.2025, l’immobile verrà assegnato alla competenza gestionale ed operativa del Settore Welfare per lo svolgimento della procedura di evidenza pubblica e conseguente stipula della Concessione/ Locazione con il beneficiario risultato primo nella graduatoria finale, con conseguente monitoraggio dell’attività svolta sul bene medesimo», si legge ancora nella delibera di giunta del comune di Reggio.

Una casa traboccante di libri

Un atto che fa ben sperare rispetto a una adeguata valorizzazione del patrimonio di circa 20 mila documenti di grande varietà, donato al Comune di Reggio già sette anni fa e che i familiari del compianto farmacista, i figli Guglielmo e Valentina, vorrebbero vedere condiviso nella città in cui sono nati e cresciuti e dove il padre ha sempre vissuto.

«Ricordo ancora il fascino di quella casa piena di libri in ogni dove. Sotto il letto, negli armadi, nelle credenze. Ovunque guardassimo, c’erano libri. Storia, politica, narrativa, dunque saggi e romanzi ma non solo. Intere collezioni di riviste e dvd ancora nuovi e tanti altri documenti anche di particolare valore. Quando mio fratello Pasquale, avvocato incaricato dai figli, nostri amici di famiglia ed entrambi fuori, di destinare questo immenso patrimonio affinchè non si disperdesse, mi chiese aiuto vista la mia esperienza di bibliotecaria – racconta la scrittrice e operatrice culturale Eleonora Scrivo – mi resi subito conto del valore di questo immenso scrigno di conoscenza. Donammo una parte di questi beni alla mediateca di Rosarno, una parte alla biblioteca di Bagnara e a quella del carcere di Arghillà. Appurata, l’indisponibilità del polo culturale Mattia Preti del Consiglio Regionale per motivi di spazio, la maggior parte del patrimonio fu donata al Comune di Reggio affinchè la valorizzasse e la rendesse fruibile. Un gesto di responsabilità ma anche una grande opportunità per la Città.

Luciano Criserà era un bibliofilo, anche bibliomane, soprattutto un uomo di grande cultura che fino alla fine aveva letto e si era circondato di libri. Speriamo – conclude Eleonora Scrivo – con tutto il cuore che la Città possa onorare questa memoria e che i figli possano, tornando nel luogo delle origini, toccare con mano che il loro dono è stato concretamente accolto».