Le statue di stoffa di Nadia: una giovane artista di Palmi contro i pregiudizi di chi crede che fare cultura sia solo un hobby
Il suo percorso dimostra che nonostante le difficoltà e lo scetticismo di molti è possibile innovare e creare nuovi linguaggi restando in Calabria
Nadia Riotto, 32 anni, di Palmi, è una giovane artista emergente nel panorama dell'arte contemporanea. Specializzata in Fiber Art, ha trasformato la sua passione per l'arte in una forma di espressione che fonde scultura e pittura.
Dopo aver conseguito un diploma in pittura e uno in scultura all'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Nadia Riotto ha iniziato a lavorare con materiali di recupero, realizzando opere che incarnano una profonda ricerca spirituale. In un contesto spesso sfidante per chi sceglie di fare dell'arte una professione, è riuscita a distinguersi, facendo della sua arte un atto di resistenza e innovazione.
Uno dei principali ostacoli che Nadia ha dovuto affrontare, infatti, è stato lo scetticismo legato alla sua decisione di dedicarsi all'arte in maniera professionale. L’arte, purtroppo, viene più spesso percepita come un hobby che un vero lavoro. Nadia ha saputo dimostrare il valore della sua scelta, organizzando il proprio tempo e spazio con disciplina ed è così riuscita a far comprendere l'importanza del suo progetto artistico, superando preconcetti e convinzioni radicate.
Anche le risorse per realizzare le sue opere si sono rivelate una sfida. Per superare queste difficoltà, Nadia ha deciso di sperimentare con materiali di facile reperibilità. Nylon, spugne, imbottiture e altri materiali tessili, nelle sue mani, si trasformano in sculture che, pur sembrando marmo, sono morbide al tatto e trattano temi come l'immortalità e la sacralità.
Le opere di Nadia Riotto riflettono un forte legame con la sua terra d'origine. A Milano, nel 2022, alla Biennale d'arte tessile dedicata alla lana, ha esposto "La Comare", mentre nel 2024, alla Biennale Internazionale di Fiber Art "Scythia" in Ucraina, ha presentato "Gnura". Queste due sculture sono un omaggio alle anziane dei piccoli rioni calabresi, rappresentando figure apparentemente austere e misteriose, ma in realtà, accoglienti, proprio come le donne che le hanno ispirate. Le loro fattezze umane, trasfigurate, sono frutto di un lavoro scultoreo che esplora l'immortalità degli dèi e dei miti: come "Morgana", opera finalista al Premio Nazionale delle Arti a Lecce nel 2022.
Il prossimo 4 ottobre, Nadia sarà tra gli artisti selezionati e presenti all'Expo Arte Messina 2024, una manifestazione che anticipa la Biennale d'arte di Messina 2025. L'evento, diretto da Gianfranco Pistorio, coinvolgerà oltre 100 artisti in diversi siti storici della città, offrendo a Nadia l'opportunità di presentare il suo lavoro a un pubblico internazionale. Le sue opere, con la loro capacità di unire tradizione e innovazione, arricchiranno il dialogo culturale che caratterizza l'esposizione.
Ciò che rende Nadia Riotto un esempio da seguire è la capacità di innovare in un contesto complesso per i giovani artisti. Ha dimostrato che è possibile fare arte anche con risorse limitate, trasformando la creatività in una vera forza propulsiva. La sua partecipazione all'Expo Arte Messina, oltre che essere una vetrina per il suo lavoro, è anche un'occasione per ribadire quanto sia importante investire nei talenti emergenti e nel patrimonio culturale, soprattutto in regioni come la Calabria.
Nadia Riotto ci invita a riflettere su come l'arte possa essere un mezzo di trasformazione sociale e culturale, e su quanto sia cruciale costruire una rete di supporto per i giovani artisti. Il suo percorso dimostra che, nonostante le difficoltà, è possibile innovare e creare restando legati alla propria terra. La Calabria ha un potenziale artistico straordinario, e Nadia è la prova vivente di come questo possa essere valorizzato e portato sul palcoscenico internazionale.
*orientatrice ASNOR