Pallagorio diventa un palcoscenico per raccontare la diaspora arbëreshë grazie all’arte del duo Ucci Ucci
VIDEO | La coppia formata da Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli ha coinvolto gli abitanti del territorio nell'iniziativa che ha saputo mescolare storia locale, tradizioni arbëreshë e contemporaneità
Il piccolo borgo di Pallagorio si è trasformato in un inaspettato palcoscenico per l'arte contemporanea grazie all'innovativa installazione video del duo artistico Ucci Ucci. Questo evento ha portato una ventata di modernità nel cuore della Calabria tradizionale, attirando l'attenzione di molti. Il duo, formato da Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli ha coinvolto gli abitanti del territorio in un cortometraggio artistico che racconta la diaspora. Si vedono tanti ragazzi formare un cerchio di mani, per poi distaccarsi e lasciare i pochi a ballare da soli. Un simbolismo che ricalca espressamente lo stile degli artisti che si basa sull’approccio antropologico ed etnografico. Le metodologie etnografiche, le analisi sociologiche e la ricerca estetica sono gli strumenti essenziali per la creazione del loro linguaggio. Le immagini proiettate mescolano sapientemente elementi della storia locale, tradizioni arbëreshë e simboli della contemporaneità.
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Gli abitanti di Pallagorio, inizialmente sorpresi da questa inusuale manifestazione artistica, hanno accolto l'installazione con crescente entusiasmo. L'installazione non si limita a essere un'esperienza visiva. Ucci Ucci ha incorporato elementi sonori che riproducono frammenti di canti tradizionali arbëreshë, creando un'atmosfera immersiva che coinvolge tutti i sensi.
L'installazione di Pallagorio non è che l'ultima di una serie di progetti che Ucci Ucci ha realizzato. Il piccolo borgo calabrese si trova ora al centro di una riflessione che va ben oltre i confini regionali, dimostrando come l'arte possa essere un potente catalizzatore di cambiamento e rinascita culturale. Questo ritorno alle origini non rappresenta solo un viaggio nel passato, ma apre nuove prospettive per il futuro di Pallagorio e della cultura arbëreshë, dimostrando come le radici possano essere un potente motore di rinascita e di connessione in un mondo sempre più globalizzato.