Castello Santo Niceto, nel Reggino si studia il restauro del Cristo pantocratore

L'affresco si trova nella chiesa di Santa Maria dell’Annunziata nei pressi dell'antica fortezza. Per il progetto, come annunciato dall'assessore metropolitano Mallamaci, prevista una collaborazione tra Università della Calabria e Soprintendenza

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di Redazione
16 luglio 2020
14:45
L’affresco del Cristo pantocratore
L’affresco del Cristo pantocratore

«Insieme all’Università della Calabria e alla Soprintendenza stiamo predisponendo un importante progetto culturale per lo studio e il restauro dell’affresco raffigurante il Cristo Pantocratore, collocato nell’abside crollata della chiesa di Santa Maria dell’Annunziata in prossimità del castello Santo Niceto». Ad annunciarlo è l’assessore alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Enza Mallamaci, a margine di un incontro avuto a palazzo Alecce con la professoressa Anna Arcudi del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (Dibest) dell’Università della Calabria.

Il restauro del Cristo pantocratore

«Nell’ambito del Corso di laurea in Conservazione e restauro dei Beni culturali – aggiunge l’assessore – sono previsti lavori di studio e ricerca teorico-pratici da parte degli studenti per l’elaborazione della tesi di diploma di Laurea, seguiti e supervisionati da un docente restauratore e due docenti, uno per le discipline scientifiche ed uno per quelle storico-artistiche. Con il sindaco Giovanni Verduci e la giunta comunale abbiamo accettato subito la proposta presentata dal Dibest che per l’anno accademico 2020/2021, nell’ambito dell’insegnamento “Laboratorio di restauro affreschi”, ha proposto di avviare un progetto di tesi che prevede lo studio, la ricerca e il restauro del nostro Cristo Pantocratore».     


Il castello di Santo Aniceto

La prossima settimana previsto un incontro con la professoressa Arcudi e il professore Mauro Francesco La Russa, sempre dell’Università della Calabria: «Insieme – continua Mallamaci –visiteremo i luoghi e stabiliremo una prima bozza di convenzione per stabilire gli accordi di collaborazione. Ovviamente il tutto dovrà avvenire con l’autorizzazione della Soprintendenza con la quale, ormai da alcuni anni, stiamo sviluppano iniziative ed interventi importanti per la crescita culturale del nostro territorio e la promozione del patrimonio storico e archeologico». 

 

«L’Amministrazione comunale – fa presente la delegata alla Cultura – intende coinvolgere in questo progetto culturale, magari per la parte della ricerca e dello studio attraverso una piattaforma online, tutti gli esperti di settore e gli studiosi del nostro territorio che, negli anni, si sono dedicati alla storia del Castello Santo Niceto e delle chiese bizantine. A tutti loro è rivolto l’invito a manifestare il proprio interesse a questo progetto attraverso una semplice comunicazione al Comune  L’area del Castello Santo Niceto – conclude  Mallamaci – con l’antica fortezza e le chiese bizantine, già inserita nel “Cammino Basiliano”, sta riscuotendo sempre maggiore interesse fra gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi e nei prossimi mesi sarà resa ancora più accogliente e sicura attraverso nuovi interventi».

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