Dal rifiuto di indagini con standard internazionali ai funerali privati, nasce il dubbio sulla morte di Prigozhin
In Russia sarebbero in molti a presumere che l'aereo del leader della Wagner possa essere stato abbattuto di proposito. E alle esequie c'è chi dice di aver visto la moglie, “particolarmente triste”, del suo sosia
Nella Federazione Russa gli esponenti governativi che dovrebbero analizzare la scatola nera e condurre le indagini sulla possibile morte di Prigozhin, si rifiuterebbero di condurle secondo gli standard internazionali. A scriverlo è ReutersBrasile. Sembrerebbe che il Generale di Brigata aerea del CENIPA, Marcelo Moreno, abbia inviato una lettera alla Federazione Russa chiedendo se la Federazione avrebbe aperto un'indagine sull'incidente aereo.
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In una successiva risposta, la Russia ha informato l'autorità investigativa dell’Aeronautica del Brasile che non indagherà “per il momento”, secondo le regole internazionali, sullo schianto dell'aereo Embraer di fabbricazione brasiliana. Velivolo sul quale il 23 agosto scorso, sembra aver perso la vita Yevgeny Prigozhin, il suo vice DmitryUtkin, due luogotenenti del suo gruppo Wagner e quattro guardie del corpo che erano tra le 10 persone morte quando l'EmbraerLegacy 600 si è schiantato a nord di Mosca.
Il Comandante della Wagner sembra essere morto due mesi esatti dopo aver intrapreso “La Marcia della Giustizia” contro l’establishment della difesa russo. Questo sembrerebbe il più grande affronto al governo del presidente Vladimir Putin da quando è salito al potere nel 1999. Da specificare però che a detta dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO) delle Nazioni Unite che ha sede a Montreal, il volo da Mosca con destinazione San Pietroburgo sarebbe stato nazionale, quindi non sarebbe soggetto alle norme internazionali.
“Non sono obbligati, ma solo raccomandati di farlo” ha così dichiarato a Reuters il Capo della brigata aerea delCENIPA, Marcelo Moreno.
Ma ancor più interessante è il fatto che in Russia sarebbero in molti a presume che l'aereo di Yevgeny Prigozhin possa essere stato abbattuto di proposito. Probabile motivo per il quale, le autorità russe si rifiuterebbero di consentire a qualsiasi organizzazione internazionale di indagare sul disastro.
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“È ovvio che vengano prese in considerazione diverse versioni”, ha dichiarato Dmytro Peskov, sottolineando come la Russia non permetterà all'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale di indagare sull'incidente. “È in corso un'indagine, di questo si occupa la commissione investigativa interna. In questo caso non può esserci alcun aspetto internazionale”, ha affermato Peskov.
L’addio al leader dei Wagneriti Yevgeny Prigozhin è avvenuto in forma privata
E mentre il dibattito è ancora acceso, sembra che sia stato reso ufficiale l'addio al leader della Wagner il cui nome per esteso è Yevgeny Viktorovich Prigozhin. Il funerale sarebbe avvenuto a porte chiuse e il Cremlino se ne sarebbe lavato le mani. La tomba del leader sarebbe stata posta accanto a quella del padre.
“Coloro che desiderano salutarlo possono visitare il cimitero di Porokhovskoye”, si legge sul canale ufficiale del Comandante della Wagner.
Le distanze del Cremlino sembrerebbero anche dettate dai numerosi rumors che girano nei canali Telegram, di propaganda russi, presupponendo che l'aereo del leader della Wagner sia stato abbattuto da mezzi di difesa aerea russi. Esattamente da due missili S-400/C-400 del sistema antiaereo Triumph. Difatti appena accadde il fatto, nei canali Telegram chi aveva assistito allo schianto parlava di due esplosioni che erano risuonate nei cieli.
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Ovviamente sulla base delle dubbie spiegazioni e prima dei funerali il Cremlino ha ben pensato di lavarsene le mani con una dichiarazione ufficiale. “Il Cremlino non sa ancora se Putin sarà presente e non sa in quale formato si svolgeranno i funerali del capo della Wagner,Yevgeny Prigozhin, questa decisione dipende dai familiari”.
Lo ha dichiarato Dmytro Peskov il 28 agosto scorso. Il portavoce del presidente russo, nel corso di un briefing avrebbe detto a ZMP “Tali decisioni vengono sempre prese insieme ai parenti e, naturalmente, si basano prima di tutto sulla decisione dei parenti” mettendo preventivamente in dubbio la presenza del Presidente Putin.
Le indagini interne sarebbero partite il 27 agosto e sembrerebbe che lo stesso comitato investigativo russo avrebbe confermato ufficialmente la morte di Prigozhin. A latere ci sarebbero invece alcuni esperti che parlerebbero di simulazionedella morte. A creare il “casus belli” sembrerebbero gli stessi media russi presenti alla cerimonia che farebbero accenno alla presenza della moglie del più famoso dei suoi sosia, Leonid Krasavin, che avrebbe visitato la tomba del leader il giorno dopo il funerale. Si legge “Irina sembrava particolarmente triste” insinuando il dubbio che Prigozhin possa essere ancora vivo, nonostante la figlia e la vera moglie fossero presenti il giorno delle esequie.