Inaugurata la sede con la partecipazione del segretario generale Enzo Scalese e quello nazionale Luigi Giove: «Il referendum occasione storica per provare a uscire dalla precarietà»
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In un momento storico, così delicato, in cui dilagano insicurezza sociale e diseguaglianze, l’apertura di una nuova Camera del Lavoro rappresenta indubbiamente una buona notizia, un presidio stabile sul territorio che diventerà riferimento di ascolto, supporto e tutela.
A Isola di Caporizzuto ha aperto le porte ufficialmente lo scorso pomeriggio la Camera del Lavoro Cgil alla presenza di numerosi dirigenti sindacali, del Segretario generale Area Vasta Enzo Scalese e del Segretario Organizzativo Nazionale Luigi Giove. “Siamo molto felici di presentare la nuova Camera del lavoro di Isola – commenta Giovanni Amendola segretario organizzativo Area vasta – che si propone di essere un punto di riferimento per le cittadine e i cittadini e un presidio di democrazia per la difesa dei diritti dei lavoratori”.
Numerosi gli intervenuti successivamente che hanno alimentato un dibattito vivo sulla necessità di sostenere maggiormente il lavoro sui territori delle camere del lavoro a disposizione della collettività. Ovviamente tema dell’incontro anche il Referendum e la sua importanza, l’assemblea ha sottolineato l’impegno della Cgil ed il suo ruolo in questa campagna sulla tutela dei diritti e la sicurezza sul lavoro.
Il segretario Enzo Scalese ha rimarcato l’importanza di rafforzare un percorso in sinergia con associazioni per arrivare ad un ottimo risultato sul Referendum. Sull’apertura della sede invece ha precisato: “Questo luogo è importante per tutti in quanto sarà un presidio certo di legalità e difesa dei diritti. La presenza del Segretario Nazionale Giove ci gratifica perché evidenzia il sostegno ad ogni livello della nostra azione quotidiana che favorisce la crescita dell’organizzazione e la pone al centro di ogni battaglia a difesa di giovani, lavoratori e anziani”.
Le conclusioni dei lavori sono state affidate al segretario organizzativo Luigi Giove il quale ha elencato tutte le positività che porta una camera del lavoro nelle singole realtà, per poi soffermarsi sul Referendum e l’importanza di andare a votare. “Questo evento di apertura arriva a pochi mesi dal compimento del 120° anno di presidio, sui territori, di legalità e sostegno alla democrazia, alla solidarietà ed alla cooperazione. Confermo che gli iscritti alla nostra organizzazione aumentano rispetto agli anni precedenti, ma la notizia più bella è che possiamo vantare di un incremento che viene dai più giovani.
L’invito che sento di fare ai presenti, ed oltre, è quello di lottare per il Referendum alle porte, rappresenta un’opportunità storica per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori che vivono in condizioni di precarietà insostenibili, privi di diritti e tutele. Non è una questione di appartenenza politica o sindacale, ma di democrazia e giustizia sociale”.