L’importo medio delle truffe è di 4.800 euro ma c’è che si è ritrovato con prestiti da 20mila euro. Calabria, Basilicata e Valle d’Aosta in controtendenza. Sono le tre regioni con il minor numero di casi
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Prestiti, mutui ed acquisti di beni e servizi effettuati ad insaputa delle vittime. Ci vogliono anche più di 5 anni di tempo per scoprire che la propria identità è stata utilizzata da un truffatore per creare un falso profilo, farsi dare i soldi da una banca o da una finanziaria, incassare migliaia o decine di migliaia di euro e sparire dalla circolazione. La minaccia è sempre più presente e ha un impatto immediato e rilevante nel settore del credito al consumo.
I ladri di identità risultano essere molto abili a costruire la cornice documentale che accompagna le domande di finanziamento e che è in grado di forzare i controlli effettuati dalle banche e dalle finanziarie.
Nel 2024 in Italia sono state denunciate 31mila frodi. Importo medio 4.800 euro, per un valore economico complessivo di 150 milioni di euro. Il numero di raggiri è diminuito rispetto al 2023 ma nel contempo è cresciuto l’importo medio sottratto alle vittime. Sono i dati registrati dall’Osservatorio CRIF-Mister Credit sulle frodi creditizie. Le somme sotto i 1.500 euro sottratte dai ladri di identità sono il 20% del totale. Rispetto al 2023 crescono i casi nella fascia 1.500-3.000 euro (+11,3%) e raddoppiano i casi tra i 3.000 e i 5.000 euro, che sono stati il 15,2% del totale. Al contrario, calano le frodi tra i 5mila e i 10mila euro, aumentano sensibilmente quelle oltre i 10mila euro e diminuiscono quelle oltre i 20.000 euro.
Il prestito finalizzato all’acquisto di uno specifico bene o servizio, come un’auto o la ristrutturazione di un immobile, è la forma di finanziamento più colpita: 7.000 euro l’importo medio sottratto alle vittime. Ma un quarto delle truffe riguarda i prestiti personali, non vincolati, ma utilizzabili per diverse finalità. Hanno un importo medio di 16.000 euro e nel 2024 hanno fatto registrare un balzo in avanti pari al 65% in più rispetto all’anno precedente.
In calo le frodi su carte di credito, incluse le revolving che consentono di rimborsare l’importo speso in rate mensili. Crescono, invece, le truffe legate alla formula “acquista ora, paga in seguito” che colpiscono soprattutto le compravendite online. Oltre il 10% dei beni acquistati con finanziamenti fraudolenti riguardano le spese per la casa, elettrodomestici e arredamento/mobili in testa. Una quota rilevante è poi rappresentata dalla compravendita di auto e moto e di prodotti high-tech (elettronica, informatica, telefonia).
Le carte di credito continuano ad essere impiegate per acquisti di abbigliamento, calzature ed elettrodomestici. Le vittime sono soprattutto uomini, il 65%, nella fascia d’età compresa tra i 41 e i 50 anni. Aumentano i furti di identità tra gli over 50 e 60 mentre diminuiscono tra gli under 30. Lombardia, Campania, Sicilia, Lazio, Puglia e Piemonte sono le regioni più colpite.
Nel 2024 aumenti significativi sodi casi no stati segnalati nelle Marche (+28,9%), in Emilia-Romagna (+20,9%) e in Umbria (+9,7%). Valle d'Aosta, Basilicata e Calabria sono le regioni in cui il fenomeno risulta in netta diminuzione con cali superiori al 15%. Il 40%, delle frodi viene scoperto entro i primi 6 mesi da quando sono state portate a termine, il 22,9% viene scoperto dopo 3 anni, il 17,2% dopo 5 anni. I tempi di scoperta più lunghi sono relativi ai mutui. Le frodi su carte di credito “acquista ora, paga in seguito” e i leasing auto hanno dei tempi di scoperta molto più ridotti: 3 casi su 4 emergono entro un anno dal momento della richiesta. I prestiti personali e i prestiti finalizzati nel 60% dei casi vengono scoperti entro i 12 mesi dalla loro attivazione.