Crotone, FI contro Sacal e Regione: «Paradossale pagare per tenere aperto lo scalo»

VIDEO | Il coordinatore provinciale forzista, nonché consigliere comunale pitagorico, Sergio Torromino, rilancia la questione aeroportuale: «Perchè i comuni devono finanziare la società?». Intanto, l'impianto crotonese non appare negli ultimi dati di Enac e Assoaeroporti

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di Giuseppe Laratta
11 settembre 2018
12:28

Non si placano le polemiche intorno all'aeroporto: a intervenire è il coordinatore provinciale di Forza Italia, nonché consigliere comunale di Crotone, Sergio Torromino. L'esponente forzista punta il dito contro la Sacal e la Regione, affermando l'assurdità - da parte della società di gestione - nel pretendere il versamento di 1 milione di euro all'anno, trattenuti direttamente dall'ente regionale sulle royalties che spettano ai comuni costieri per le annualità 2016/2017/2018, mentre gli altri comuni hanno deciso di investire 240mila euro affinché l'aeroporto di Crotone continui a operare con un solo volo, e la prospettiva futura di un altro collegamento.

 


«Una provincia che deve pagare affinché la società tenga aperto lo scalo! - dichiara Torromino in una nota - Ci viene da chiedere com'è mai pensabile che dei Comuni finanzino con cifre consistenti una società che ha vinto un bando internazionale e che deve farsi carico di ogni onere affinché lo scalo sia perfettamente funzionante, a che titolo non essendo neanche parte della società stessa? Non solo ciò è paradossale, perché si va a finanziare senza averne titoli una società con soldi pubblici, ma è mortificante nei confronti dei cittadini che si sentono considerati di serie B, anche in via del fatto che su Reggio ciò non è stato preteso. La società aggiudicataria dovrebbe farsi carico dello scalo in tutto e per tutto e se invece non ha interesse a gestirlo che vi rinunci». Forza Italia, continua la nota, si chiede se tutto ciò sia giusto, e sta valutando anche l'ipotesi di depositare una denuncia formale alla magistratura affinché indaghi su quanto succede in Calabria.

 

In tutto questo si registra un'altra stranezza: lo scalo di Crotone è scomparso dai radar di Enac e Assoaeroporti. L'Ente per l'Aviazione Civile ha pubblicato i dati del traffico aereo riguardanti il primo semestre 2018, relativi – dunque – al periodo che va dal 1 gennaio al 30 giugno. Crotone non è pervenuto, nonostante lo scalo sia aperto dalla fine dello scorso anno e i voli attivi dall'1 giugno. La stessa situazione la si ritrova nelle statistiche riportate dall'Associazione Italiana Gestori Aeroporti: il Pitagora non c'è. Un'assenza abbastanza strana, nonostante lo scalo crotonese abbia registrato nei primi due mesi di attività volativa circa 34mila presenze.

Giornalista
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