La diatriba

Area ex Enel, lo scontro tra Autorità di sistema portuale e Corap preoccupa Msc per lo sviluppo di Gioia Tauro

VIDEO | Il presidente Agostinelli e il super manager venuto da Ginevra, Maccarini, commentano gli effetti del contenzioso giudiziario sulla area del retroporto passata nuovamente di mano. Vicenda su cui la Regione non si è ancora pronunciata

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di Agostino Pantano
16 febbraio 2023
19:45

«Abbiamo il dovere di proseguire con la nostra progettazione». Tiene il punto il presidente dell’Autorità di sistema portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, che per la prima volta commenta l’esito della sentenza con cui la Corte d’Appello di Reggio Calabria si è espressa sulla titolarità nelle aree ex Enel. Lo ha fatto incontrando i giornalisti, martedì scorso per l’arrivo delle nuove gru nel porto container, affiancato da Paolo Maccarini – direttore generale dei terminal Msc per il Mediterraneo – senza sottrarsi, entrambi, alle valutazioni che si impongono.

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«La sentenza – ha proseguito Agostinelli – va letta nella sua interezza, perché è vero che attribuisce al Corap la proprietà dell’area ma è vero anche che ha confermato come essa rimanga inclusa nell’area demaniale, quindi a tutti gli effetti parte dell’area portuale. Valutiamo se fare ricorso in Cassazione, ma intanto proseguiamo con le attività che a noi come Autorità di sistema competono, anche perché non può essere una sentenza a bloccare la pianificazione delle opere previste nel Pnrr».


La vicenda non ha lasciato indifferente il manager del colosso Msc, che si è lascato sfuggire il rammarico per quella che ha definito «una diatriba», aggiungendo che sarebbe un «peccato se ciò penalizzasse lo sviluppo». L’interessamento ai 100 ettari ora passati al consorzio regionale in liquidazione è ufficiale perché lo stesso Maccarini, rispondendo ai cronisti, ha confermato la volontà di chiedere altri spazi per la controllata Medcenter, e lo stesso Agostinelli si è precipitato a precisare «che la sentenza ora complicherebbe una eventuale concessione», senza escludere che anche l’altro terminalista – Automar, gruppo Grimaldi – aspirerebbe a insediarsi. In attesa di capire se e come la regione interverrà sulla questione, che interessa pure il commissario della Zes, Giuseppe Romano, l’Autorità portuale ha intenzione di andare avanti con la bonifica dell’area «visto il cronoprogramma stringente imposto dal Pnrr».

Giornalista
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