Caro prezzi

Le due facce della crisi: «Chi fa il giro dei discount e chi va al ristorante, Calabria spaccata»

Parla il titolare di una catena di supermercati nel Catanzarese: «Moltissime famiglie costrette a tagliare sulla spesa, mentre tante altre si possono permettere di mangiare fuori casa». Ecco cosa sceglie chi fa quadrare i conti con le offerte speciali (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
20 gennaio 2023
16:46

«Nella seconda settimana di gennaio si è registrato un decremento dei fatturati in tutte le categorie. Quindi, i discount, i supermercati e gli ipermercati stanno soffrendo perché si è ridotto lo scontrino medio». Gli effetti della crisi economica iniziano a riflettersi anche sulle famiglie. A tirare un primo bilancio sull’andamento dei consumi è Giovanni Sgrò, titolare di una catena di supermercati nel catanzarese.

Lo scontrino medio

«La tendenza che osserviamo è orientata verso l’acquisto di prodotti più semplici ed economici. Ci si accontenta di mangiare pasta, legumi o una frittata piuttosto che la carne o i formaggi e si va alla ricerca di prodotti in offerta. Nei supermercati stiamo iniziando a gestire spazi e aree convenienza inserendo prodotti a prezzi ridotti perché ovviamente c’è la necessità di risparmiare».


Contrazione nei consumi

Secondo una stima, la contrazione nei consumi si aggira attorno all’8% ed è determinata dall’aumento generalizzato dei prezzi, compresi dei generi alimentari, e da un ridotto potere d’acquisto da parte delle famiglie. «Non dimentichiamo che il problema energetico è tutt’altro che risolto. Le aziende, così come le famiglie, continuano ad avvertire il peso delle bollette, delle spese di gas e dei prezzi del pellet, che è raddoppiato nell'ultimo anno e non accenna ancora a diminuire».

In cerca del risparmio

«I prodotti in offerta speciale ci portano pochissimi margini – prosegue l’imprenditore - ma li proponiamo ugualmente perché siamo consapevoli che vi è la necessità da parte delle famiglie di risparmiare. In questo momento lavoriamo, soprattutto, con prodotti semplici: si vendono tantissime uova, legumi, la passata di pomodoro e la pasta, quella in offerta».

Un Paese spaccato

«D’altro canto, però aumentano i consumi fuori casa. Il Paese si sta spaccando perché c’è chi può permettersi di mangiare spesso fuori e spendere anche venti, venticinque euro per un pasto e c'è invece chi deve fare incetta di offerte speciali, di fare il giro in due, tre, quattro supermercati per poter fare la spesa. È questa la fotografia di quello che stiamo vivendo nelle nostre aziende e sulle nostre pelle».

Aumentare gli stipendi

«Per il momento, stiamo creare angoli di prodotti in offerta all'interno dei negozi per attirare i consumatori. Ci stiamo riuscendo però il momento è abbastanza complesso». Secondo l’imprenditore sono necessari interventi: «Bisogna assumere provvedimenti urgentemente per aumentare gli stipendi medi dei cittadini. Nel nostro Paese gli stipendi sono bloccati già da venti anni. Vi è, quindi, la necessità di lavorare sul cuneo fiscale; c'è stato promesso ma ancora questi provvedimenti non stati realizzati».

Giornalista
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