2 giugno, crollano le presenze negli agriturismi. Coldiretti: «Meno l’80 per cento»

La stima del sodalizio in occasione della Festa della Repubblica. La ripresa, dopo il periodo del lockdown, procede a rilento

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di Redazione
2 giugno 2020
07:17
Agriturismo (foto ansa)
Agriturismo (foto ansa)

Calano le presenze dell'80% negli agriturismi per il ponte del 2 giugno, prima occasione per una scampagnata nel verde, anche se solo in regione, dopo che il lockdown ha fatto saltare i tradizionali appuntamenti di Pasqua e primo maggio. È quanto stima la Coldiretti rispetto allo scorso anno sulla base delle prenotazioni indicate dalla sua associazione Terranostra, in occasione della Festa della Repubblica di oggi.

 


La ripresa, in base all'analisi del sodalizio, procede con grande rilento anche per il turismo nelle campagne, segnala la Coldiretti, con grandi difficoltà per l'offerta di alloggio, mentre l'attività di ristorazione è ridotta al minimo; questo anche se si tratta di strutture che forse sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio del virus fuori dalle mura domestiche.

Le offerte di svago e relax - tuttavia - negli agriturismi sono tante, dal pranzo sul plaid con i piedi sull'erba, all'agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c'è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali nel granaio, tra i vigneti e chi propone invece il kit con tutto l'occorrente per una grigliata in famiglia.

«L'agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza made in Italy nella Fase 2 - sostiene il presidente di Terranostra, Diego Scaramuzza - perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze».

 

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