Crotone, si apre uno spiraglio per la stabilizzazione dei lavoratori ex Akros

VIDEO | Dall’incontro tra Comune, Uil e Akrea è emersa una proposta: la copertura finanziaria c’è, va valutata la procedura perché l’accordo sulle assunzioni è del 2016

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di Francesca Caiazzo
21 luglio 2021
14:30

La copertura finanziaria ci sarebbe, ora si tratta di valutare la fattibilità della procedura. C’è uno spiraglio per i circa 20 lavoratori dell’ex Akros, oggi impiegati in Akrea (società municipalizzata che si occupa della raccolta rifiuti in città), che attendono da cinque anni di essere stabilizzati come già avvenuto per una trentina di loro colleghi. Dall’incontro di ieri sera tra il sindaco Vincenzo Voce, il presidente di Akrea Gianluca Giglio e il segretario generale della Uil di Crotone Fabio Tomaino, è emersa una proposta di stabilizzazione, che va però verificata.

La protesta

Nel 2016, quando l’azienda pubblica operante nella raccolta differenziata per cui lavoravano venne messa in liquidazione, venne stipulato un accordo per assorbire le unità lavorative nella nuova municipalizzata del Comune, ma non tutti i lavoratori sono stati assunti. Alcuni di loro hanno ottenuto contratti a tempo determinato, già prorogati nel tempo, che oggi non possono più essere rinnovati. Di fronte all’eventualità di perdere il lavoro, ieri è scattata la protesta, occupando – qualcuno in catene – la sala consiliare del Comune di Crotone. «Sono cinque anni che aspettiamo, vogliamo tornare a casa e dire ai nostri familiari ce l’abbiamo fatta» ci avevano detto ieri alcuni dei manifestanti.


L’accordo del 2016

«Nel 2016 – spiega all’indomani dell’incontro in Comune, Tomaino – abbiamo stipulato questo accordo che fino ad oggi ha dato la possibilità ad Akrea di attingere già da personale qualificato e con grande esperienza. È chiaro che da allora sono subentrate nuove normative, tra cui il testo unico, quindi oggi bisogna studiare una procedura legittima e compatibile con la normativa vigente».

Voce è comunque determinato a non perdere queste risorse: «Ci siamo dati qualche giorno di tempo per studiare bene la procedura, ma Comune ed Akrea non possono permettersi di fare a meno di questi lavoratori, che ogni giorno sono in strada a pulire la città, servono. Dobbiamo trovare il modo per integrarli».

Copertura finanziaria

Le coperture finanziarie per procedere alla stabilizzazione non mancherebbero: «Con la raccolta differenziata (non ancora completamente avviata, ndr) si avrà un risparmio economico sui conferimenti in discarica» ha aggiunto il sindaco.
Tomaino ricorda, poi, che «nella pianta organica di Akrea l’età è avanzata e tra i dipendenti si registrano alte percentuali di prescrizioni mediche» circostanze che «in un settore così operativo producono un livello di produttività relativamente basso». Ecco perché, per rigenerare il personale, si sta tentando di mettere in campo una politica di incentivi all’esodo, che potrebbero riguardare già una decina di dipendenti prossimi al pensionamento: «Si anticipa la pensione, i lavoratori prenderanno il 100% dello stipendio e con i soldi risparmiati si possono assumere nuovi lavoratori e fare nuovi investimenti per mezzi e strumenti».

Giornalista
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