«Intrappolati da Occhiuto», il centro Biolife isolato nel nuovo parco

Dura nota dei titolari della struttura medico riabilitativa ubicata su Viale Mancini: «La realizzazione dell’opera impedisce ogni accesso alla nostra struttura»

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di Salvatore Bruno
24 febbraio 2019
16:38

«Il Centro Medico Biolife rischia di non avere nessuna via di accesso o di fuga dopo la costruzione del Parco del Benessere: è questa l’assurda situazione nella quale ci troveremo tra qualche mese a causa della miopia del sindaco Mario Occhiuto, che si sta mostrando sordo ad ogni nostro tentativo di collaborazione». E’ la denuncia della struttura medico-riabilitativa ubicata lungo Viale Mancini a Cosenza, interessato com’è noto, dal cantiere della metro tramvia e delle altre opere accessorie, tra cui appunto, quella del Parco.

I disagi delle limitazioni al traffico

«Se già in questi mesi, a causa delle modifiche alla viabilità e delle chiusure, si è reso molto difficoltoso per la nostra utenza raggiungerci, il nuovo piano di mobilità previsto con il Parco del Benessere, rischia di lasciare il nostro centro medico nel nulla. Nel progetto in esecuzione, infatti, non risulta nessun accesso per gli oltre 100 pazienti che ogni giorno sono presenti nella nostra struttura, nessun accesso per le auto mediche e soprattutto nessun accesso per i mezzi di soccorso che in caso di urgenze hanno pochi minuti a disposizione per salvare delle vite».


Nessun dialogo con il Comune

«Abbiamo provato in tutti i modi, in questi mesi, a far valere le nostre ragioni – si legge nella nota - Abbiamo avviato interlocuzioni con tutti gli enti preposti, abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto ma la risposta ricevuta dal Comune ci ha lasciato senza parole. Secondo questa missiva, infatti – denunciano i titolari della Biolife - la nostra struttura non avrebbe nessuna autorizzazione per affacciarsi su Viale Giacomo Mancini: i nostri accessi sarebbero dunque abusivi. Peccato che questa strada d’accesso è stata autorizzata proprio dal Comune, che ci ha chiesto la variazione del progetto e che ha dato l’agibilità alla struttura con un sopralluogo specifico effettuati dagli uffici comunali».

A rischio il lavoro per settanta famiglie

«Il Comune, insomma, smentisce se stesso: abbiamo chiesto di prevedere una viabilità alternativa, abbiamo proposto diverse soluzioni, ma abbiamo trovato solo porte chiuse. L’apertura del Parco del Benessere, inoltre, toglierà l’unica via d’accesso alla nostra struttura: tutto il palazzo non avrà dunque l’agibilità, poiché inaccessibile ai mezzi di soccorso ed emergenza. Come può un Comune agire senza tenere in conto l’interesse dei cittadini? Come può un Comune agire danneggiando un’azienda che garantisce lavoro a settanta famiglie? Come può un Comune agire affossando una struttura che garantisce assistenza sanitaria a degenti con patologie gravi, malattie invalidanti, dando nuova speranza a chi per malattie o incidenti rischia di perdere tutto? Anche noi vogliamo vivere in una città con spazi verdi, servizi funzionali e di qualità: non possiamo però accettare che tutto questo venga fatto a danno di aziende e cittadini, senza nessuna volontà di discutere e di considerare le tante alternative a disposizione».

Giornalista
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