Il riconoscimento

Energia sostenibile, la società calabrese Omnia é celebrata dal magazine Economy

L'ad Vincenzo D'Agostino parla di un riconoscimento «inatteso e qualificante» e annuncia che il 2024 sarà «un anno di sfide, impegno e investimenti»

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di Redazione
17 gennaio 2024
11:45
L’ad D’Agostino
L’ad D’Agostino

Per l'energia calabrese, il nuovo anno non poteva iniziare meglio. Tra le sorprese della Calabria sostenibile del 2023, infatti, c’è Omnia É. A riconoscerlo è nel suo numero di dicembre scorso Economy, il prestigioso magazine e portale di notizie e analisi quotidiane di economia, politica e finanza in Italia e nel mondo economy, distribuito non solo nelle edicole e sfogliabile online, ma anche nelle sale d’attesa delle principali stazioni ed aeroporti. Nell’approfondimento dei Fenomeni di Economy, imprenditori innovativi, inclusivi e responsabili, iniziativa promossa in collaborazione con Symbola ed Istituto Tagliacarne (Unioncamere), la famosa rivista specializzata dedica uno spazio ad hoc all’ingegnere delegato Vincenzo D’Agostino, amministratore delegato dell’unica società energetica calabrese e tra le poche e leader nel Sud Italia ad essere trader e rivenditrice, coprendo nella sua unica filiera interna la fibra, la progettazione, realizzazione e vendita di solution, il settore commodity e la gestione dei flussi energetici attraverso intelligenza artificiale.

Specializzata in tre settori chiave, luce&gas, energy solution e ICT per l’energia, la società – scrive Economy di Omnia é – si distingue per l’offerta di soluzioni di risparmio energetico di alta qualità, posizionandosi come un operatore completo capace di soddisfare in modo competente e affidabile ogni esigenza. Nata nel 2002 – si legge ancora – Omnia é ha saputo conquistare infatti rapidamente la fiducia di grandi aziende, ampliando in seguito la sua presenza anche nel settore privato e nella PA. La sua mission è garantire ai clienti di un percorso graduale di riduzione dei costi energetici nel rispetto dell’ambiente.


«Si tratta – spiega lo stesso ad – di un riconoscimento inatteso e qualificante che condividiamo con tutta la nostra grande squadra aziendale, tanto più all’esordio di quello che, come abbiamo già avuto modo di spiegare, sarà un anno di sfide, impegno, investimenti e ci auguriamo anzi tutto di risultati notevoli per la grande scommessa della transizione energetica del nostro Paese e della nostra regione».

«A partire – sottolinea – dalle straordinarie opportunità del Bando Agrisolare 2024 sulle quali Omnia, riconoscendo ai propri clienti un contributo in conto capitale dell’80%, è pronta a mettere a disposizione decenni di esperienza, di competenza e di traguardi importanti conquistati sul campo e nel settore: 10mila kWp installati di pannelli fotovoltaici, 50mila metri quadrati di impianti industriali, 7 milioni kg di Co2 Risparmiati. Se consideriamo – prosegue l’ad – che i costi energetici incidono per il 20% dei costi variabili di un’azienda agricola e che autoprodurre energia consente un importante risparmio sui costi, appare di tutta evidenza, anche ai non addetti del settore, il valore aggiunto di questa agevolazione per il parco agricolo ed agroalimentare regionale, non soltanto in termini di impatto ambientale ma anche e soprattutto sui budget aziendali».

«Non a caso – continua – la misura ha anticipato e incrementato i target previsti nella formulazione originaria del Pnrr e questo, come è stato precisato da autorevoli commentatori nazionali, rappresenta un unicum nell’ambito della riformulazione del piano: l’obiettivo che doveva essere raggiunto a dicembre 2024 è stato anticipato a giugno 2024, triplicandosi il target previsto per il 2026: da circa 375 MW di potenza fonti rinnovabili da installare entro giugno 2026 a 1,3 Giga Watt; risultato straordinario che – chiosa D’Agostino, ricordando che le agevolazioni riguardano non solo le spese di acquisto e installazione dei pannelli solari sui tetti dei fabbricati rurali – la Commissione europea ha voluto premiare con ulteriori 852 milioni di euro. La preziosa rete delle imprese agricole calabresi e di tutto il Sud Italia non possono non cogliere questo giro di boa verso lo sviluppo eco-sostenibile».

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