Fiorai abusivi, il Codacons: «4 euro per un crisantemo, comuni controllino»

In occasione della festività dedicata ai defunti l’associazione punta il dito contro i venditori non autorizzati in Calabria: «Per un mazzo anche 20 euro. Rincari del 50 percento»

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di Redazione
30 ottobre 2019
12:52
Un mazzo di fiori al cimitero
Un mazzo di fiori al cimitero

«In queste ore, in Calabria, per un crisantemo si arriva a spendere anche 4 euro, con un costo per un mazzo di fiori da portare sulla lapide che raggiunge i 20 euro, e rincari che arrivano a +150% rispetto agli altri periodi dell'anno». È quanto segnala il Codacons che invoca maggiore vigilanza da parte della autorità preposte. «In questo fine settimana - è detto in una nota dell'associazione - si spenderanno circa 15 milioni di euro per l'acquisto di piante e fiori da portare sulle tombe dei defunti».

 


Il Codacons punta il dito sui venditori abusivi la cui massiccia presenza in prossimità dei cimiteri alimenta «un mercato illegale in continua crescita che danneggia i fiorai. Invitiamo i cittadini - afferma il vicepresidente del Codacons, Francesco Di Lieto - ad evitare di acquistare da venditori abusi, per non alimentare l'illegalità. In questi giorni dovremo registrare un aumento dei prezzi che varia tra il 30% e il 50% rispetto ai prezzi normali. Per proteggere cittadini e commercianti onesti auspichiamo seri controlli da parte dei comuni calabresi attraverso la Polizia municipale. L'intervento dei Vigili potrebbe accendere i riflettori anche sullo stato di profondo degrado in cui versano i nostri cimiteri. Altrimenti da lunedì, terminato l'ipocrita mercato della festa, rimarranno soltanto silenzio e, soprattutto, degrado».

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