LaC Europa, evento a Bruxelles su autonomie locali e risorse

VIDEO | Gli uffici di Bruxelles del Gruppo Pubbliemme hanno ospitato la presentazione del libro di Geppino De Rose

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di Monica La Torre
4 dicembre 2019
14:28

Gli uffici di Bruxelles del Gruppo Pubbliemme hanno ospitato il 3 dicembre la presentazione del volume “L’Europa per i Comuni. Strumenti per la programmazione e lo sviluppo turistico delle autonomie locali”. Accanto all’autore, il docente unical Peppino de Rose, esperti e dirigenti delle istituzioni comunitarie. Tra loro, Fabio Filianoti, Università Mediterranea, e Gaetano Baldassarre. A moderare l’incontro, Domenico Rositano, responsabile del progetto LaC Europa aggiudicatosi nel 2019 una call diretta della Dg Regio per comunicare le politiche di coesione nel mezzogiorno e dell’Ufficio di Bruxelles del Gruppo Pubbliemme.


Tra i partner dell’iniziativa, l’associazione culturale “Calabresi in Europa”, e la Fondazione Raffaele Baldassarre. «Una splendida serata a Bruxelles con esperti dell’Unione europea, colleghi docenti universitari, rappresentanti di associazioni e tanti amici calabresi residenti in Belgio – ha dichiarato a tale proposito il prof. De Rose -. Un’occasione di confronto sulla situazione sociale ed economica delle Regioni del Mezzogiorno d’Italia e la loro capacità di utilizzo dei fondi comunitari». E ancora: «Alla vigilia dell’avvio della nuova fase di programmazione 2021 - 2027 occorre progettare lo sviluppo futuro con competenza, coraggio politico e visione a lungo termine. È importante far capire che bisogna puntare l'attenzione sull'impatto dei finanziamenti europei, valutare azioni di capacity building per gli enti locali: le amministrazioni sono le uniche realtà capaci di poter dare vigore ai territori, incrementarne peso specifico, adeguarle e metterle in linea con le esigenze dei mercati internazionali».



A Bruxelles spazio anche ad esempi di corretto utilizzo dei fondi europei: Fabio Filianoti, Università Mediterranea, ha illustrato il progetto del suo ateneo, finalizzato all’apertura di un laboratorio sperimentale sulle sponde calabresi dello Stretto. «Noi abbiamo avuto diversi milioni di euro come università, e li abbiamo ottenuti grazie ai fondi strutturali europei – ha dichiarato il professore -. Unendo diversi strumenti progettuali abbiamo dato vita ad un centro di ricerca sulle energie rinnovabili»

Giornalista
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