La gestione delle coperture finanziarie rappresenta un pilastro fondamentale della pianificazione economica personale e familiare. Tuttavia, per essere efficace e sostenibile, questa gestione deve basarsi su un’analisi approfondita dei bisogni reali dell’individuo o della famiglia.

Un modello utile per comprendere tali bisogni è la piramide di Maslow, una teoria psicologica che classifica i bisogni umani in una gerarchia, dalla sopravvivenza alle realizzazioni personali. Applicare questo schema all’analisi delle coperture finanziarie permette di definire priorità chiare e costruire un piano finanziario più coerente con le esigenze profonde della persona.

La Piramide di Maslow: una mappa dei bisogni umani

Proposta dallo psicologo Abraham Maslow negli anni ’40, la piramide gerarchica dei bisogni umani è composta da cinque livelli:

  • Bisogni fisiologici → cibo, acqua, riparo, sonno.
  • Bisogni di sicurezza → protezione, stabilità, salute, risorse.
  • Bisogni di appartenenza e amore → relazioni, famiglia, amicizia.
  • Bisogni di stima → riconoscimento, successo, autostima.
  • Autorealizzazione → pienezza personale, creatività, scopo di vita.

Secondo Maslow, solo quando un livello di bisogni è soddisfatto l’individuo può aspirare al successivo. Questa gerarchia offre un’ottica preziosa per comprendere come e perché le persone attribuiscono priorità diverse alle proprie esigenze finanziarie.

Dai bisogni ai prodotti finanziari: una corrispondenza logica

Applicando la piramide di Maslow alle coperture finanziarie, possiamo associare ogni livello a specifiche esigenze di protezione economica.

1. Bisogni fisiologici → Coperture di base per la sopravvivenza

Alla base della piramide, i bisogni primari richiedono una stabilità economica di fondo. Le coperture finanziarie più urgenti in questo livello sono:

  • Abitazione: mutuo, affitto, assicurazione casa.
  • Alimentazione e spese quotidiane: liquidità disponibile, fondo di emergenza.
  • Accesso alle risorse essenziali: protezione dal rischio di disoccupazione o perdita di reddito.

In questa fase, la priorità è garantire un reddito stabile e una riserva economica per far fronte a imprevisti che potrebbero minacciare la sopravvivenza.

2. Bisogni di sicurezza → Protezione dal rischio

Una volta assicurata la sopravvivenza, l’individuo cerca stabilità e protezione. In ambito finanziario, ciò si traduce in:

  • Assicurazione sanitaria e invalidità.
  • Pensione integrativa e previdenza privata.
  • Assicurazione sulla vita e infortuni.
  • Risparmio a lungo termine e investimenti a basso rischio.

Queste coperture mirano a garantire sicurezza economica anche in caso di eventi avversi (malattia, perdita del lavoro, morte). Sono fondamentali per ridurre l’ansia legata all’incertezza futura.

3. Bisogni di appartenenza → Coperture familiari e relazionali

Quando sicurezza e stabilità sono raggiunte, emergono i bisogni legati alle relazioni. In ambito finanziario:

  • Protezione del nucleo familiare: polizze vita a favore di coniuge e figli.
  • Piani di risparmio per l’istruzione dei figli.
  • Assicurazioni per la casa condivisa.
  • Piani successori e testamenti.

Le coperture in questo livello non riguardano solo l’individuo, ma l’intero sistema relazionale. L’obiettivo è proteggere chi si ama e garantire continuità affettiva ed economica.

4. Bisogni di stima → Coperture legate al successo e al riconoscimento

In questa fase, l’individuo cerca riconoscimento sociale e autostima. Le coperture finanziarie diventano strumenti per affermare il proprio status e la propria competenza:

  • Investimenti in attività produttive (aziende, immobili).
  • Assicurazioni contro il rischio professionale (es. responsabilità civile per liberi professionisti).
  • Piani di incentivazione e previdenza per dirigenti.

Qui il focus si sposta dalla semplice protezione alla valorizzazione del capitale umano e professionale.

5. Autorealizzazione → Coperture per il senso di vita

Al vertice della piramide, le coperture finanziarie non servono più solo a proteggere, ma a liberare potenziale:

  • Filantropia e fondazioni.
  • Piani di trasmissione del patrimonio con finalità etiche o culturali.
  • Investimenti in cause personali (arte, ambiente, innovazione sociale).

In questa fase, il denaro diventa un mezzo per esprimere valori e lasciare un segno duraturo.

Analisi dei bisogni: un approccio personalizzato e progressivo

L’applicazione della piramide di Maslow all’analisi dei bisogni finanziari suggerisce un approccio graduale e personalizzato.

Non tutti partono dallo stesso livello: una persona in difficoltà economica avrà bisogno di coperture di base, mentre un imprenditore di successo potrebbe già operare al livello dell’autorealizzazione.

Un consulente ed educatore finanziario dovrebbe (e moltissimi già lo fanno):

  • Valutare il livello attuale della piramide in cui si trova il cliente.
  • Prioritizzare le coperture in base ai bisogni insoddisfatti.
  • Costruire un piano che permetta di progredire stabilmente verso i livelli superiori.

Ad esempio, non ha senso pianificare un fondo filantropico per un cliente che non ha ancora un fondo di emergenza. Al contrario, per chi ha già sicurezza economica, trascurare la pianificazione successoria può rappresentare un rischio per l’appartenenza e il senso di realizzazione.

La finanza al servizio della persona

La piramide di Maslow ci ricorda che la finanza non è solo una questione di numeri, ma di bisogni umani.

Le coperture finanziarie, quando progettate con attenzione ai livelli profondi della motivazione, diventano strumenti di liberazione, protezione e realizzazione.

Priorità, quindi, non significa solo «ciò che viene prima», ma «ciò che è più essenziale per la persona in questo momento della sua vita».

Solo partendo da questa consapevolezza si può costruire una pianificazione finanziaria veramente efficace, sostenibile e umana.

«La ricchezza non sta nel possedere molto, ma nel desiderare poco e nell’essere in pace con ciò che si è».

Applicando la piramide di Maslow, possiamo trasformare questa saggezza in un percorso concreto: dalla sopravvivenza alla realizzazione, un passo alla volta.
 

*Docente e coordinatore regionale Aief