Lsu e Lpu, Tucci (M5s) risponde alle polemiche: «Prorogata di tre mesi la stabilizzazione»

Il parlamentare pentastellato è stato intervistato a Prima della notizia in merito alla particolare questione dei lavoratori precari nei Comuni 

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di Redazione
29 dicembre 2020
16:25

«A differenza di due anni fa, quando noi non facevamo parte del Governo, erano 4800 le famiglie calabresi a trovarsi in questa situazione. Oggi sono 1300, confidiamo che diventino sempre di meno». Così il deputato M5s Riccardo Tucci, durante la striscia quotidiana di Prima della notizia, in merito alla stabilizzazione dei lavoratori precari nei Comuni.

Nei commenti social il sindacalista Aurelio Monte ha affermato che: «Sono tremila state sbagliando, mancano gli Lpu. Nell'ultima nota inviata dalla funzione pubblica che scarica sul Mef la situazione, la Costel che è l'organismo del ministero degli interni che deve dare il parere per l'assunzione degli Lpu dei comuni in dissesto, non rilascia niente perché secondo loro mancano le deroghe».


Il pentastellato Tucci ha risposto che: «Gli Lsu sono competenza finanziaria del Ministero del Lavoro, gli Lpu sono competenza finanziaria della Regione. A quanto ne so io la Regione, nel 2018, aveva messo a disposizione circa 39mln di euro. Quindi trovo un pretesto tutto ciò».

«Bisogna chiarire alcune questioni – prosegue l'onorevole -. L’ormai noto “emendamento stralciato” è stato modificato in una piccola parte, quella riguardante la proroga a tempo determinato per alti 2 mesi. È venuta a mancare la parte della copertura finanziaria, ovvero i 7 milioni che sarebbero serviti a sostenere questi contratti. Il resto dell’emendamento rimane in piedi. Viene risolto un grande problema per i lavoratori, come quello del possesso di un titolo di studio, che oramai è superato. Ma la cosa più importante è che verrà prorogata di tre mesi la “legge speciale”, che permette di stabilizzare i lavoratori anche fuori dalla pianta organica dei diversi Comuni».

«La battaglia sui lavoratori socialmente utili non è finita! Con le risorse a disposizione abbiamo fatto il possibile in questi anni – afferma il parlamentare pentastellato a Prima della notizia -. L’obbiettivo è quello di dare dei contributi aggiuntivi per riuscire ad aumentare il monte ore e di conseguenza gli stipendi. Ad oggi è determinante che questi lavoratori vengano stabilizzati. Dateci un minimo di fiducia perché il posto a tempo indeterminato, anche se al minimo orario, è un grande risultato. I contributi aggiuntivi saranno priorità a partire dal 2 gennaio. Vedrete che porteremo a termine anche questa battaglia».

«C’è da dire che non siamo più soli – conclude Riccardo Tucci - come partito perché sia i deputati di centrosinistra che di centrodestra hanno a cuore questa tematica. C’è una vera trasversalità sulla situazione. Bisogna ammettere che con il nuovo governo siamo riusciti a portare a termine delle cose che con il vecchio, per via di contrasti politici non eravamo riusciti a fare. Ciò mi permette di essere positivo in merito ai contributi aggiuntivi. C’è da specificare che nel 2018 è stata approvata nella legge di Bilancio la “mobilità”, ovvero l’assunzione in altri enti. Bisogna aggiungere che è anche possibile, nei canoni permessi dall’Isee di ogni singolo lavoratore, integrare il reddito di cittadinanza».

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