Il progetto

Nuova aerostazione a Reggio Calabria, in arrivo fondi dal Ministero. Rispolverata l’idea dell’imprenditore Falduto

VIDEO | In arrivo somme per oltre un milione di euro. Intanto il Consiglio metropolitano ha approvato la variazione di bilancio per accogliere anche il finanziamento di 800mila euro destinato a progettare la costruzione ex novo lato mare dell'infrastruttura

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di Anna Foti
4 gennaio 2022
07:00

«Volge al mare, esaltando tutto il potenziale di una collocazione geografica al centro del Mediterraneo e valorizzando la posizione di suggestivo balcone sullo Stretto; in un'ottica di collegamento strategico con Messina, Taormina ed Isole Eolie, pone al centro la tanto ricercata intermodalità, concretizzando la prospettiva di piena funzionalità tanto della stazione ferroviaria già esistente quanto del pontile di San Gregorio, da riqualificare e magari da trasformare in porto turistico; portando a valore la Zes, finora rimasta inutilizzata, su cui la stessa sorgerebbe, favorisce la creazione di un fervido incubatore di imprese e start up». Ecco come Pino Falduto, imprenditore reggino con formazione di architetto, descrive i punti di forza dell'idea progettuale della nuova aerostazione messa a punto con il figlio Nicola, qualche anno fa e donata al Comune di Reggio, con l'auspicio che potesse essere accolta e realizzata.

L'idea di un aeroporto Mediterraneo a Reggio

Un'idea progettuale innovativa per la realizzazione di un'infrastruttura moderna, sicura e autonoma dal punto di vista energetico, grazie alla copertura utilizzata per l'istallazione di un impianto fotovoltaico. Funzionale alla visione, tutt'altro che astratta, di un Aeroporto del Mediterraneo, seppure finora almeno apparentemente ignorata, nell'anno da poco conclusosi ha convinto il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, guidato da Enrico Giovannini. Sulla sua scorta, il Mims ha infatti deciso di finanziare lo studio di fattibilità della nuova aerostazione di Reggio Calabria, in esito alla partecipazione della Città Metropolitana ad apposito bando.


A Reggio e a Villa, due progettazioni finanziate

Così, nell'ultima seduta dell'anno 2021, il Consiglio Metropolitano reggino ha discusso e approvato, quale unico punto all'ordine del giorno, la variazione di bilancio che permetterà tra l'altro «di istituire i capitoli - si legge in una nota dell'Ente - dove allocare le risorse necessarie alla realizzazione degli studi di fattibilità per la “Realizzazione di una nuova aerostazione ed infrastrutture per il potenziamento e la cooperazione del sistema intermodale dell'area Metropolitana” e per la “Progettazione della ricollocazione del Porto di Villa San Giovanni e della realizzazione delle infrastrutture per l’intermodalità”. Si tratta, complessivamente, di una somma di 1.378.802,59 euro che arriverà nelle casse di Palazzo Alvaro grazie a due distinti bandi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti cui la Città Metropolitana ha partecipato nella programmazione dei mesi scorsi», prosegue la nota di palazzo Alvaro.


«Due investimenti di 800 mila euro e di quasi 600 mila per procedere con la progettazione di due interventi strategici per lo sviluppo intermodale dei trasporti nell'area metropolitana. Il primo riguarderà la nuova aerostazione lato mare e il secondo la collocazione del porto di Villa San Giovanni in località Bolano. Un'opportunità che intendiamo valorizzare al massimo, ecco perché ci siamo riuniti per approvare questa variazione di bilancio alla fine dell'anno», ha dichiarato il sindaco metropolitano ff di Reggio, Carmelo Versace.

Falduto: «Una grande opportunità che non dobbiamo perdere»

«Dobbiamo adesso sperare che la Città Metropolitana proceda effettivamente spedita, per non disperdere questi fondi, pubblicando al più presto il bando per questa progettazione e successivamente per la messa in opera, altrimenti saremo di fronte agli ennesimi proclami, fini a loro stessi. L'idea progettuale offerta alla Città costituisce una traccia di lavoro già articolata e da implementare con le indagini e gli approfondimenti necessari e propedeutici alla cantierizzazione. Attività che, in forza del bando che seguirà, sarà svolta dai professionisti che ne avranno i requisiti. Io ho messo a disposizione l’idea che sono contento sia stata presa in considerazione e che, da cittadino innanzitutto, sarei contento di vedere realizzata. Il mio gesto era e rimane un dono alla mia Città.
Tra le valutazioni che dovranno essere compiute anche l'ulteriore investimento per la realizzazione del porto turistico a San Gregorio, dove oggi sorge quel pontile fatiscente, che renderebbe l'infrastruttura lato mare unica nel suo genere. Spero che questo contributo, reso al solo scopo di dare impulso concreto ad uno sviluppo effettivo della nostra Città, possa essere davvero utile. La redazione del progetto è stata animata dalla volontà non solo di dotare la città dello Stretto dell'infrastruttura che merita ma anche di lanciare una genuina e costruttiva provocazione rispetto ai progetti milionari di ammodernamento e non di costruzione ex novo, annunciati oltre due anni fa in occasione della conferenza stampa alla presenza del deputato forzista Francesco Cannizzaro, dell'allora viceministra dell'Economia, Laura Castelli, dell'allora presidente di Sacal, Arturo De Felice, e dell'allora presidente di Enac, Nicola Zaccheo. I

n quell'occasione sentire di un investimento ingente di 25 milioni di euro su un'aerostazione già esistente mi aveva spinto a dare un diverso contributo di idee su come potere investire diversamente e meglio tutto quelle risorse. Idee che io e altri imprenditori di Reggio, grazie all'interessamento della senatrice Tilde Minasi, l'anno ormai scorso avevamo già sottoposto all'attenzione del viceministro leghista Alessandro Morelli, registrando il suo pieno favore.
Recentemente sono stato contattato dall'ex assessora alla Mobilità del comune di Reggio Calabria, Mariangela Cama, che manifestava per conto dell'Ente interesse per l'idea di costruire la nuova aerostazione lato mare e l'intento di proporla al Ministero per un finanziamento della progettazione», ha raccontato l'imprenditore reggino, Pino Falduto, in passato assessore Mobilità, Polizia Municipale e Acquedotti della prima giunta Falcomatà padre, dal 1993 al 1997.

La visione di un'aerostazione sempre attiva

«L'importo per la realizzazione indicato nel progetto, comprendente anche la progettazione, si aggira sulla somma di 32milioni di euro. Trattasi, però, di un progetto sovradimensionato e che potrà essere riadattato pur restando valido e preservando i tratti distintivi di una infrastruttura sul mare. C'è anche da dire che la vecchia aerostazione garantirebbe la continuità di voli anche durante la costruzione della nuova aerostazione che immagino operativa 24 ore su 24, con attività volativa e commerciale e come sede del corso di Tecnico aeronautico dell'Istituto d'istruzione Superiore Augusto Righi di Reggio», ha sottolineato l'imprenditore reggino, che poi si è soffermato su altro punto di forza, quale quello del recupero delle due zone economiche speciali, insistenti nell'area aeroportuale della Città dello Stretto.

La prospettiva di operatività delle Zes 

«Una delle due zone economiche speciali, note come Zes, è allocata proprio nell'attuale area zona lato mare inutilizzata. Nell'ambito di questo nuovo progetto essa sarebbe valorizzata al punto di accogliere l'intera aerostazione con tutti i vantaggi e gli sgravi fiscali che andrebbero a ricadere non solo sulla società di gestione aeroportuale ma anche su imprese e start up, allocate nella galleria commerciale allestita al suo interno. Inoltre, rimanendo oscura la scelta di aver allocato alcuni anni orsono l'altra delle due zes zone economiche tra le piste dell'attuale aeroporto, come se in quel punto fosse anche solo ipotizzabile ergere degli stabilimenti industriali, tale nuova progettualità potrebbe fungere da stimolo per spostare la zona dal sito attuale a quello dove ora sorge l'aerostazione e per progettare di erigere proprio lì un'altra infrastruttura da adibire, ad esempio, ad insediamento per assistenza mezzi.

Anche questa, come il porto turistico, sarebbe da progettare ma in linea con l'idea progettuale già nella disponibilità del Comune regginoUlteriori sviluppi sarebbero anche possibili, anzi auspicabili. Rispetto a tutto ciò, l'aumento dei voli e l'interesse delle compagnie aeree a volare su Reggio sarebbero una naturale conseguenza che da tempo tutti aspettiamo. Non si può, tuttavia, attendere passivamente, bisogna agire e spero che adesso la Città Metropolitana lo faccia», ha concluso Pino Falduto.

Aerostazione tra ammodernamento e costruzione ex novo

È bene ricordare che tra i progetti, di cui Sacal è soggetto attuatore con le risorse che Enac ha in gestione, finanziati con il cosiddetto emendamento Cannizzaro di 25 milioni di euro, vi sono anche progetti di ammodernamento dell’attuale aerostazione (adeguamento antisismico aerostazione passeggeri e ristrutturazione impianto antincendio con importo finanziato con fondi FSC 4.500.000 €; riqualifica impianti e finiture aerostazione, con importo finanziato con fondi FSC 1.875.000 € + Importo cofinanziato 625.000 € = 2.500.000 €). Da palazzo Alvaro, viste anche le posizioni critiche assunte rispetto al piano industriale di Sacal nei mesi scorsi, rassicurano che tale iniziativa non alimenta conflitti né si pone in antitesi con altri progetti, di fatto ancora non avviati. Piuttosto, tale progetto di nuova aerostazione si pone in un’ottica costruttiva e migliorativa della complessiva strategia di rilancio dell’aeroporto e di sviluppo del trasporto metropolitano intermodale.

Aeroporto, nel 2021 nessun cantiere

Nell'anno 2021 appena conclusosi, mentre alcuno dei progetti esecutivi annunciati con l'emendamento Cannizzaro oltre due anni fa è mai pervenuto al comune di Reggio, né alcun cantiere è stato avviato all'aeroporto, nonostante diversamente fosse stato annunciato in conferenza stampa lo scorso agosto dallo stesso presidente di Sacal Giulio De Metrio, la sopraggiunta bufera privatizzazione della stessa Sacal e il recente intervento della Regione hanno acceso i riflettori su altri nodi come quello del mancato ingresso di Metrocity in Sacal. Ogni altra questione è passata in secondo piano, compresi l'abbattimento delle limitazioni imposte allo scalo e la conseguente diversa classificazione dello stesso. Anche su questo aspetto, in occasione della già citata conferenza stampa dello scorso agosto, il deputato forzista reggino Francesco Cannizzaro aveva annunciato la convocazione di Enac per i primi di settembre.

Insomma mentre tutto è rimasto sospeso e disatteso, mentre da metà ottobre Ita vola al posto di Alitalia, che solo a Reggio ha messo in cassa integrazione 35 lavoratori e lavoratrici impegnati nei servizi di assistenza a terra, l'interesse di Comune reggino e Città Metropolitana per l'idea di nuova aerostazione di Pino Falduto, rispetto alla quale eventuali interventi sulle piste dovrebbero essere concepiti a parte, è confluito in una formale condivisione da parte degli stessi Enti.

Il futuro del Tito Minniti

Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, intanto, prosegue le interlocuzioni con Enac e con Ministero, ed è anche in attesa di nuove con la Regione. I nodi invece di sciogliersi sembrano aumentati. Forse basterà definire una nuova rotta lungo la quale procedere, auspicabilmente, insieme.

Giornalista
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