Ieri si è tenuta la conferenza stampa dopo il vertice in Regione. Il deputato Cannizzaro: «Non è un progetto esecutivo, ma uno studio che può essere modificato ascoltando le comunità»
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Apertura dell’Anas all’ascolto dei territori, ma ancora poca chiarezza su come sarà il tracciato della nuova variante della statale 106 che attraverserà il territorio di Caulonia. È quanto è emerso dalla conferenza stampa convocata ieri in fretta e in furia nell’antica Castelvetere a cui hanno partecipato il deputato Francesco Cannizzaro, il consigliere regionale Salvatore Cirillo, il sindaco Franco Cagliuso e il presidente del comitato spontaneo 106 Bruno Grenci.
«Non possiamo portare il tracciato completamente a monte perché la legge è anche cambiata, si rischierebbe di avere la strada a monte e gli svincoli a valle – ha ammesso il consigliere regionale cauloniese - Ci sono delle nuove leggi che bloccano Anas e la stessa Anas rischierebbe di avere un blocco sul progetto e una bocciatura. Si potrà risalire dalla strada ma non riportarla a monte».
A chiarire meglio il concetto è stato il deputato reggino di Forza Italia. «Sono stati fatti enormi passi avanti – ha espresso Cannizzaro - Ci sarà un tavolo permanente costante attraverso i sindaci e il comitato spontaneo. Quello dell’Anas non è un progetto esecutivo ma soltanto uno studio di fattibilità, e può essere modificato. Secondo Anas nella fase progettuale ci sono parti di questo progetto che saranno realizzate più a valle e altre parti più a monte».
Nonostante sia stata fatta poca chiarezza sui dettagli del progetto, gli attivisti del comitato si ritengono sufficientemente soddisfatti: «Abbiamo riscontrato disponibilità da parte di Anaas di giungere ad una soluzione per abbandonare il tracciato a valle e individuare un tracciato più a monte per rispettare la volontà di sindaci e cittadini che valorizzerà le aree interne – le parole del presidente Bruno Grenci - Siamo sulla strada giusta».