Fondi al Sud

Pnrr, rigenerazione urbana e edilizia residenziale in Calabria: finanziati 7 progetti per oltre 90 mln

Oltre al progetto pilota 'Lamezia Spazio-Generazione 2021', ne sono stati finanziati tre nel Cosentino a Corigliano-Rossano e tre a Reggio Calabria (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Redazione
7 ottobre 2021
19:01

Sono 7 i progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentati da enti calabresi che figurano tra i primi 159 approvati oggi con decreto del ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, che assegna i fondi per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare (PinQua), il 40% dei quali destinato al Sud. Gli interventi sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare i luoghi degradati delle periferie.

I progetti finanziati in Calabria

Tra i lavori finanziati, c'è anche il progetto pilota 'Lamezia Spazio-Generazione 2021' che punta a contrastare il fenomeno dello spopolamento di alcuni quartieri recuperando abitazioni da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà e migliorando la fruibilità di spazi e servizi sociali.


Fondi a Corigliano Rossano e Reggio 

Gli altri sei progetti riguardano Corigliano-Rossano (3) e Reggio Calabria (3). Per Corigliano-Rossano la proposta "SchiavoNEA - Nuove Energie per l'Abitare" (14,7 milioni di euro) punta all'incremento dell'offerta abitativa e il miglioramento della dotazione di servizi e attrezzature per il quartiere e la città. C'è poi una proposta (14,9 milioni) il cui ambito ricade nel quartiere "dei Vasci", Centro Storico di Corigliano, segnato da spopolamento e abbandono, ma che ha caratteri di "cerniera" e per questo strategico. Previsti interventi di bonifica e consolidamento di alcune aree, di rigenerazione di aree e spazi già costruiti e di recupero e riciclo delle acque meteoriche.

Il terzo progetto (14,5 milioni) ha come ambito il Centro Storico di Rossano. Proposti interventi sull'ex Carcere Giudiziario, destinato a Polo Tecnologico delle Scienze, con foresteria con alloggi temporanei, e Palazzo Francalanza per un centro residenziale per studenti in difficoltà e meno abbienti, con aule studio, biblioteca, area ristoro e area relax.

Per Reggio sono 3 le proposte ammesse: "A M.E.N.O.C.H.E… - A Mali Estremi … Nuova Organizzazione di Comunità in Habitat Essenziali" (14,9 milioni) per il Quartiere di Arghillà; "E.S.S.E.R.E. a Ciccarello: Equità Sociale, Sostenibilità Ecologica Residenziale" (14,9 milioni) per restituire al quartiere un parco attrezzato e la riqualificazione di 72 alloggi sociale; "R.E.G.I.A.: Rigenerazione Ecologica Grandi Interventi Ambientali" (15 milioni) rigenerare spazi pubblici da destinare a attività sportive, centri di trasformazione delle capacità, spazi naturali e servizi.

I fondi del Pnrr

I fondi ammontano esattamente a 2,82 miliardi: 2,8 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020. «Le persone sono al centro del Pnrr e il finanziamento di questi progetti segna un punto di svolta nelle politiche per la rigenerazione urbana su tutto il territorio nazionale, al fine di migliorare in modo significativo il benessere e l'inclusione sociale», ha commentato il Ministro Giovannini.

Il PinQua è stato avviato negli anni scorsi con finanziamenti nazionali per circa 800 milioni di euro, a cui si aggiungono gli altri 2,8 miliardi a valere sul Pnrr oggetto del decreto firmato oggi. I progetti che beneficeranno dei finanziamenti, spiega il Mims, sono stati selezionati nei mesi scorsi dall'Alta Commissione per l'attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation EU citato da Giovannini di 'non arrecare danno significativo all'ambiente' (do not significant harm, DNSH) e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico.

Le tempistiche

Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 marzo 2026, in coerenza con i tempi di realizzazione delle opere del Pnrr, anticipando la scadenza rispetto a quella stabilita originariamente. Per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al Ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria. Lo stesso decreto prevede che le altre proposte presentate, ritenute ammissibili dall'Alta Commissione ma per le quali la dotazione finanziaria non è sufficiente, potranno essere ammesse a finanziamento se verranno reperite ulteriori risorse.

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