Nel Cosentino

San Giovanni in Fiore, ufficializzata la nascita del Distretto turistico dell’Altopiano della Sila

Nella città florense la sottoscrizione degli accordi per rendere operativo l'organismo istituito nel 2017. Registrata l'adesione di 28 Comuni

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di Salvatore Bruno
7 dicembre 2021
11:07
L’incontro sul turismo montano sostenibile di San Giovanni in Fiore
L’incontro sul turismo montano sostenibile di San Giovanni in Fiore

In attesa di buone notizie sulla riapertura degli impianti di risalita di Camigliatello e Lorica e con i dati confortanti delle prenotazioni per il periodo delle festività natalizie, in Sila si è ufficialmente costituito il Distretto turistico dell'Altopiano, già riconosciuto a livello ministeriale, al quale aderiscono 28 comuni per la quota pubblica e numerosi soggetti privati tra reti imprenditoriali e associazioni di categoria. Promosso dal Gal Sila, l'organismo è stato tenuto a battesimo a San Giovanni in Fiore, nel corso della giornata conclusiva degli Incontri sul turismo montano sostenibile, kermesse organizzata da Destinazione Sila e articolata in diversi appuntamenti e workshop di formazione, confronto e dibattito, incentrati sulla valorizzazione di un'area ricca di risorse e potenzialità.

Ente di raccordo

Il distretto turistico sarà la cabina di regia, l'ente di coordinamento delle attività di programmazione, di riqualificazione dei servizi territoriali e di promozione dell'accoglienza. La costituzione giuridica era il passo necessario per garantirne la piena operatività. Ragionare in un'ottica di sistema eviterà la frammentazione e la dispersione dell'offerta, condizioni che fino ad oggi hanno relegato la Sila ad una posizione marginale rispetto ai flussi turistici nazionali ed internazionali. «Negli anni passati è mancata una programmazione turistica integrata e condivisa. È stata data priorità alla realizzazione di infrastrutture e investimenti materiali. Il turismo invece – ha evidenziato Daniele Donnici, presidente di Destinazione Sila – richiede ben altro.


Occorre una consapevolezza dell’accoglienza che parta dai residenti, passi per gli operatori turistici e tutti i corpi intermedi e arrivi fino alle amministrazioni pubbliche. Servono competenze più evolute e aggiornate nella narrazione e nella digitalizzazione, fino ad arrivare alla promo-commercializzazione. Non è sufficiente – ha concluso Daniele Donnici – avere un buon prodotto se non abbiamo ben chiaro quali sono i nostri mercati di riferimento».

C'è anche l'Ente Parco

Il Distretto turistico annovera anche l’adesione dell’Ente parco nazionale della Sila. «Abbiamo da subito condiviso questo progetto - spiega il direttore del Parco Domenico Cerminara - Lo consideriamo un altro strumento importante per il territorio in aggiunta alla CETS, la Carta europea per il turismo sostenibile e alla ZEA, la Zona economica ambientale». Il sindaco del comune di Casali del Manco, Stanislao Martire, parla di giornata storica: «Siamo stati bravi a mettere da parte vecchie gelosie e diffidenze. Da soli non si va da nessuna parte, mentre insieme possiamo diventare grandi. Non partiamo da zero – ha aggiunto il primo cittadino – dobbiamo semplicemente cambiare mentalità e pensare in positivo, in modo da rendere attrattivo questo territorio».

Entro fine gennaio, si terrà l’assemblea dei soci fondatori per la definizione della governance e della struttura tecnica che avvierà le attività di animazione territoriale e di programmazione.

Giornalista
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