VIDEO | Bisognerà procedere alla riscrittura del Piao cancellando professionalità come geometri, responsabili degli uffici finanziari e vigili urbani. Il sindaco di Chiaravalle Donato: «Figure che garantivano il buon funzionamento dell’amministrazione. Ci hanno lasciato il cerino in mano, ma non tutti potranno assumere»
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Ad ormai pochi giorni dalla scadenza dei termini per manifestare adesione alle procedure di stabilizzazione dei tirocinanti di inclusione sociale, resta alta la preoccupazione dei sindaci chiamati ad assumere i lavoratori.
L’argomento è stato anche al centro di una recente assemblea dei sindaci in Provincia a Catanzaro, durante la quale sono emerse posizioni assai diversificate e perplessità riguardanti le procedure richieste dalla Regione.
«In realtà non ci sentiamo tutelati perché si è voluto passare il cerino in mano ai sindaci ma non è giusto che sia così» ha commentato Domenico Donato, sindaco di Chiaravalle Centrale e consigliere provinciale. «Sappiamo che non è stata la Regione a creare questo bacino ma il Governo non è stato chiamato ad assumersi le sue responsabilità. C’è stato un abbandono totale passando interamente la responsabilità ai sindaci, noi vogliamo stabilizzare questi lavoratori ma in queste condizioni difficilmente ci sarà permesso».
Entro il 31 luglio i Comuni dovranno adottare delibere di giunta per accedere ai fondi messi a disposizione dalla Regione per la stabilizzazione del bacino. Ma le procedure non sono da tutti condivise: «Noi oggi subiamo una decisione che non ci competeva, ci troviamo decine di persone che hanno prestato per anni servizi nei nostri comuni abbandonati, e insieme a loro anche noi sindaci».
Le amministrazioni dovranno riapprovare i Piao per riorganizzare le piante organiche. «Io che avevo un corpo dei vigili urbani con sette persone e adesso me ne ritrovo tre, non potrò più pensare ad una assunzione di vigili urbani. Io che avevo un geometra dell’urbanistica non potrò sostituirlo; avevo il responsabile del servizio sociale e affari generali non potrò più sostituirlo perché devo trasformare la mia pianta organica. Sono figure che dovrò cancellare dalla pianta organica per garantire l’assunzione di 17 operai nel mio comune».
Lavoratori presenti anche alla Provincia di Catanzaro che però non potrà assumerli perché in piano di riequilibrio finanziario: «Questa è l’assurdità. La Regione dice di aver fatto tutto ma non è stato fatto tutto perché ci sono enti che non potranno assumere. La Provincia non potrà sicuramente avere il parere favorevole della Cosfel per assumere, così come i comuni in dissesto. Qualche giorno fa proprio qui in assemblea dei sindaci, Soveria Mannelli e tanti altri Comuni lanciavano proprio questo segnale forte: non possono assumere anche se vorrebbero. E allora non si è garantito a tutti ma solo a quei pochi sindaci che hanno la possibilità di poter stabilizzare».
Il sindaco di Chiaravalle e consigliere provinciale prosegue poi: «Che futuro stiamo garantendo? Un futuro a 18 ore, un futuro che sicuramente penalizzerà anche il lavoro precario che già abbiamo nei nostri comuni. Mi riferisco ai lavorati di pubblica utilità e socialmente utili assunti a 18 ore che si vedranno impedito un aumento orario per via dell’assunzione dei tirocinanti».