Turismo Calabria, i Bronzi come i Sassi di Matera: la Regione punta alla Carta dei 100 Marcatori identitari

L'assessore regionale Orsomarso presenta "Calabria straordinaria": «È un progetto che ci accompagnerà nei prossimi anni e che riusciremo a portare avanti solo con il contributo di tutti i calabresi»

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di Redazione
21 giugno 2021
19:17

Con l’intenzione di riscrivere «lo storytelling turistico della Calabria», entra nel vivo il programma di “Calabria straordinaria”, il progetto-quadro di comunicazione strategica e di riposizionamento nazionale e internazionale dell’immagine della regione promosso dalla Cittadella. In questa prospettiva, si è tenuto il primo forum ospitato nei giorni scorsi nell’oasi Barbieri ad Altomonte, «insieme a tutti gli stakeholder dell’incoming».
«L’obiettivo – afferma l’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso – è offrire un racconto inedito della Calabria, costruito con la mappatura, la promozione e la valorizzazione, interna ed esterna, turistica ed economica, di tutto ciò che, questa terra dispone e può condividere col mondo, in aggiunta a mare, laghi, montagna, spiagge, colline e borghi storici. Mi riferisco ai Marcatori identitari distintivi (Mid)».

«Con questa ambizione – spiega una nota -, che è di sostanziale superamento dei cliché turistico-paesaggistici della letteratura di settore e delle relative politiche pubbliche messe in campo fino ad oggi, procederemo, attraverso il contributo di tutti, alla progressiva riscrittura e comunicazione interna/esterna dell’appeal distintivo regionale, attraverso il racconto inedito di una Calabria emozionale e di fatto inesplorata; una narrazione finalmente unitaria, coerente e senza precedenti, rigorosamente basata sull’attività di ricerca, sulla messa in rete e sulla capitalizzazione di un patrimonio regionale, fatto di Mid e di Eventi identitari distintivi (Eid), oggettivamente straordinario, fruibile e vendibile 365 giorni l’anno ed a diversi target di viaggiatori internazionali (corrispondenti ai diversi turismi) fino ad oggi mai o non intercettati in modo strategico e sistematico».


Leva di questo progetto è, dunque il Marcatore identitario distintivo, cioè quegli elementi «che dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, agroalimentare, antropologico, è riconducibile ad un determinato territorio». Come, ad esempio, I Sassi di Matera.
Orsomarso elenca, dunque, quelli che possono essere i Mid calabresi: «Il Teorema di Pitagora, nato a Crotone; i Bronzi di Riace; la Mano del Diavolo a Pentedattilo; l’Elefante di Pietra a Campana; Gioacchino da Fiore; Luigi Lilio l’inventore del Calendario Gregoriano; il Bos Primigenius a Papasidero; la Sacra Spina di Cristo ad Umbriatico; il Codex Purpureus Rossanensis; il Cedro Diamante delle sacre scritture; Cecilia Faragò di Soveria Simeri, ultima donna processata per stregoneria; il Calabriano, ovvero il secondo dei quattro piani in cui è suddiviso il Pleistocene, così definito dalla letteratura scientifica perché osservabile nel solo sito di interesse geologico di Vrica nel territorio di Crotone; il misterioso Tesoro di Alarico, il Tritone Alpino Calabrese e tanti, tanti altri».

L’obiettivo è costruire la Carta dei 100 Marcatori Identitari Distintivi. «È un progetto che ci accompagnerà nei prossimi anni e che riusciremo a portare avanti solo con il contributo di tutti i calabresi, quelli rimasti nella Terra dei Padri e quelli che da qui al 2023-2024 dobbiamo prepararci ad accogliere da tutto il mondo».

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