Il Governo aveva operato qualche giorno fa, un duro colpo all’informazione locale, tagliando improvvisamente del 15% i fondi destinati alle emittenti radio-televisive territoriali per il 2025, come previsto dal Dpr 146/2017. Un taglio inaspettato e ingente, che avrebbe messo a rischio la sostenibilità economica, i posti di lavoro e, soprattutto, il pluralismo informativo nelle realtà locali.

A interrompere questa manovra è stata la coraggiosa denuncia pubblica dell’Associazione Tv ocali di Confindustria Radio Tv, che ha portato all’attenzione di tutti le gravi conseguenze di questo taglio. Noi del gruppo LaC siamo stati i primi ad intervenire mettendo in risalto i danni al sistema democratico territoriale che avrebbe provocato il taglio insensato del Governo.

Grazie a questa mobilitazione e alla forte pressione dell’intero settore, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato costretto a intervenire. Un emendamento presentato in Commissione al Senato, durante l’esame del decreto-legge n. 95/2025, ha riportato lo stanziamento ai livelli precedenti, scongiurando un danno irreparabile.

Complessivamente le risorse per il 2025 tornano quindi ai livelli del 2024, garantendo continuità e stabilità al settore.

Il ministro Adolfo Urso ha riconosciuto pubblicamente il ruolo strategico e insostituibile delle emittenti locali, assicurando che anche nella prossima legge di bilancio si manterranno le risorse necessarie per sostenere questo fondamentale presidio democratico.

Tuttavia, resta il fatto che il tentativo di riduzione dei fondi c’è stato, e soltanto grazie alla determinazione delle emittenti e al sostegno dell’opinione pubblica si è evitato un serio attacco all’informazione libera e autonoma sui territori.

Noi di LaC Tv ci siamo espressi con chiarezza, manifestando preoccupazione e allarme. In un editoriale avevamo sottolineato i rischi enormi che un taglio di risorse avrebbe comportato: meno giornalismo, meno copertura delle realtà locali, minore libertà di informazione. Per milioni di cittadini italiani, sarebbe stata compromessa una voce indipendente e autenticamente radicata nelle comunità.

Oggi accogliamo con soddisfazione la decisione del Governo di tornare sui suoi passi, ma non dimentichiamo quanto sia fragile questo settore. L’informazione locale non è un lusso, bensì un diritto fondante della democrazia: è il presidio indispensabile che racconta le persone, le storie e i territori spesso trascurati dai grandi media nazionali.

In questo contesto, LaC Tv si conferma leader indiscusso nel proprio territorio di riferimento, primeggiando per ascolti, numero di visualizzazioni e autorevolezza riconosciuta.

Grazie alla fiducia quotidiana di un numero costantemente in crescita di telespettatori e lettori, che ci premiano con risultati spettacolari, siamo tra le emittenti più seguite d’Italia nel nostro ambito. Questo successo ci responsabilizza ancora di più nell’offrire un’informazione libera, indipendente e di qualità, capace di denunciare ingiustizie, valorizzare eccellenze e raccontare il Paese reale con tutte le sue sfaccettature.

Il nostro gruppo continua, con passione e rigore, a essere la vera voce delle comunità, fedele al suo impegno di pluralismo e autonomia. A tutti i nostri telespettatori e lettori va il nostro più sentito ringraziamento: è grazie a voi che oggi LaC è un punto di riferimento imprescindibile nel panorama dell’informazione locale italiana.