Rifiuti a Crotone, la dea Hera Lacinia scrive ai politicanti calabresi e ai populisti d’ogni colore

La divinità venerata dai crotonesi e antica ospite del tempio di cui la storia ci ha consegnato l’unica colonna rimasta eretta, si rivolge ai protagonisti della politica contemporanea

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di Pablo .
16 luglio 2021
14:17

La vicenda dei rifiuti a Crotone ha spinto Hera Lacinia, la dea venerata dai crotonesi e antica ospite del tempio di cui la storia ci ha consegnato l’unica colonna rimasta eretta. Una riflessione/provocazione su di una storia utilizzando il mito straordinario di questa dea dell’antica Kroton, il cui culto insieme a quello di Eracle, fondatore mitologico della città, e di Apollo, ispiratore della fondazione stessa, era fortemente sentito. Moglie e sorella di Zeus e regina tra gli dei, Hera veniva venerata come dea protettrice dei pascoli anzitutto, delle donne, della fertilità femminile, della famiglia e del matrimonio. Da lei riceviamo e doverosamente pubblichiamo questa lettera aperta alla politica calabrese e ai populismi vari.

«Cara Crotone ti scrivo…. Ti ricordo…che la terra in cui decisi di far sorgere il mio Tempio era la culla della civiltà e non dell’inciviltà. Sono passate lune, teoremi da questa terra e voi la state distruggendo, riducendola in un cumulo di rifiuti e di bugie. L’Europa, il mondo ha compreso che l’ambiente deve essere tutelato e salvaguardato e voi, voi politica Calabrese, sordi e miopi, state costringendo la mia Crotone a diventare una discarica a cielo aperto incuranti del New Deal e delle sanzioni in cui incorrerete.


Eppure il tempo per evitare questo scempio lo avete avuto, ma non lo avete saputo utilizzare, troppo presi dai vostri Slogan e poco attenti alle azioni. Ed oggi, caro sindaco Voce ti ereggi a difensore dell’ambiente e dei crotonesi, scendendo da un “pero”? Sapevi benissimo che questo giorno sarebbe arrivato e nulla hai fatto per evitarlo, forse troppo preso dalle emergenze che anche esse hai lasciato irrisolte.

Tremo per la mia Crotone umiliata e mortificata dalle vostre incompetenze e per i calabresi, che dovranno ancora una volta pagare loro tributi più alti per la vostra non gestione. L’emergenza non nasce, diventa tale quando si rinnega l’ordinaria amministrazione e quando volutamente si azzerano le scelte prese a favore della mia Crotone dalla precedente classe politica regionale e comunale. 

Caro presidente Spirlì e caro sindaco Voce è troppo facile, firmare un’ordinanza e protestare dinnanzi ad una discarica quando i responsabili delle nefandezze siete voi.

Cara politica, vi ricordo che di casa a Crotone vi è anche il mio amico matematico Pitagora al quale ho chiesto di fare due conti ed è balzato subito a gli occhi come il costo per tonnellata sia aumentato in maniera vertiginosa passando da 105 euro a 180 a tonnellata, la fluttuazione ci ha lasciato sgomenti la borsa calabrese di   Wall Street ha avuto un indice mai registrato prima di oggi!

Non vorrei disturbare altri miei cari amici, per comprendere ancor meglio, lo scempio che i paladini della Calabria stanno compiendo ai danni della nostra Crotone!

Vorrei ricordare al sindaco Voce paladino senza macchia e senza ricordi, che la precedente giunta Oliverio e il sindaco Pugliese avevano fatto passare in conferenza dei servizi l’accordo (siglato dal ministero, Ispra, Asp, Comune, Regione) in base al quale tutti i rifiuti della bonifica di Crotone sarebbero stati conferiti fuori regione, salvaguardando il territorio e la salute dei calabresi. Oggi scopriamo proprio dalla sua “Voce” che erano stati riservati degli spazi proprio per la bonifica del sito industriale. Cari crotonesi per costoro che son bravi a far proclami senza neanche leggere gli atti dovrò disturbare Apollo, possiamo e vogliamo veramente fidarci di loro? A voi cari calabresi l’ardua sentenza!».

Hera Lacinia

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